Tornano sabato 24 e domenica 25 settembre le GEP – Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa. Nelle due giornate visite guidate, iniziative speciali e aperture straordinarie saranno organizzate nei musei e nei luoghi della cultura italiani sul tema: “Patrimonio culturale sostenibile: un’eredità per il futuro”.
Il Castello di Santa Severa, spazio della Regione Lazio gestito da LAZIOcrea in collaborazione con il Comune di Santa Marinella, aderisce all’iniziativa in entrambe le giornate con il seguente programma.
Il 24 settembre apertura serale straordinaria in linea con i musei MIC dalle 19.30 alle 22.30 (chiusura biglietteria 21.30), con biglietto al costo simbolico di 1 euro.
Il 24 settembre la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale organizza dalle 19,30 alle 22,30 con ingresso gratuito “ la presentazione di 4 lastre etrusche dipinte recuperate nel 2019 dalla Guardia di Finanza all’interno della Manica Lunga al piano terra. Inoltre alle 17.00 e alle 18.00, insieme all’Università La Sapienza e Parchi Lazio, sono in programma le visite guidate all’area archeologica di Pyrgi, sempre con ingresso gratuito.
Il 25 settembre visita tematica alle 11.30 e alle 15.00 a cura di Coopculture al posto delle ordinarie domenicali:“Popoli che si incontrano”. Storie di scambi, incontri e contaminazioni a Santa Severa. Protagonisti della visita, l’uno in antico e l’altro oggi, sono il mare e l’odierno spazio museale. Dal mare, in passato, giunsero sulla spiaggia, dove ora sorge il Castello, i primi pionieri dell’arte del navigare, portando con sé le merci più richieste e scambiate. Con loro viaggiarono le idee, nuove tecnologie, tecniche artistiche e nuovi culti che resero Pyrgi dapprima e il borgo e Castello di Santa Severa a seguire, un luogo ideale e fecondo d’incontro e contaminazione tra popoli e genti. Queste storie le ritroviamo e le raccontiamo ancora oggi, passeggiando per il borgo e nelle sale museali, custodi e testimoni del vivace patrimonio storico e artistico di una delle più ambite terre d’approdo.