Per il BolsenArte Winter Edition, il 25 gennaio, alle 18, al piccolo teatro Cavour la musica e la danza argentina si svelano in tutta la loro ricchezza e varietà con lo spettacolo, a ingresso gratuito, “Serenata para la tierra de uno”, che celebra le radici culturali e musicali di un Paese in grado di unire tradizioni diverse, creando uno stile unico e inconfondibile.
Il tango non è l’unica espressione che il folklore sudamericano ha da offrire. Le influenze europee e africane, insieme alla musica dei popoli precolombiani, hanno generato un patrimonio musicale ricco e variegato, che ha alimentato anche i compositori argentini di musica “classica”.
Il programma del concerto esplorerà questo mondo affascinante, che prende vita in un susseguirsi di suoni, colori, poesie e danze tipiche. Saliranno sul palco il tenore Pablo Cesar Cassiba, che ha collaborato, tra gli altri, con la Fondazione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, del Maggio Musicale Fiorentino, del Teatro comunale di Bologna e del Teatro regio di Torino; la pianista Mirta Herrera, che tiene corsi di perfezionamento in Italia e all’estero ed è, tra le altre cose, organizzatrice di importanti stagioni concertistiche con “Domenica in concerto” al Salone Margherita di Roma, Festival “Musica y Musicos”; Humberto Duarte e Paola Zampetti, fondatori e coreografi dello storico Gruppo di folklore argentino Zamacueca, che operano da molti anni a Roma per la diffusione delle danze tradizionali argentine e latinoamericane e partecipano a importanti manifestazioni, rassegne ed eventi.
Lo spettacolo presenterà una selezione di brani di autori iconici come Ginastera, Guastavino, Ramírez, Gardel e Piazzolla, simbolo di un incontro tra culture diverse che hanno dato vita alla musica attuale. Dalla fusione tra la cultura popolare europea e le tradizioni locali, tra cui l’influenza di una forte componente afro-argentina e autoctona, nascono i ritmi caratteristici di danze come il tango e la milonga. L’edizione invernale del festival BolsenArte è organizzata dal Comune di Bolsena, con la direzione artistica del maestro Francesco Traversi.