Come per le due precedenti edizioni, Il ‘suono’ di Liszt a Villa d’Este continua ad esplorare territori nuovi, al di là del repertorio legato a Liszt ed agli autori che hanno prediletto, posseduto o anche solo utilizzato il pianoforte Erard, lo strumento d’epoca che costituisce il fulcro della rassegna concertistica: repertorio che aveva ovviamente caratterizzato per intero le prime tre edizioni.
Nella programmazione si vuole dare una particolare attenzione a due tra i più importanti anniversari che cadono in questo periodo, quali i 150 anni dalla scomparsa di Rossini e i 100 anni da quella di Debussy, ma non si trascura il riferimento – per quanto possibile e grazie ad alcune coincidenze di date – ad altre ricorrenze particolari, riferibili agli autori o a specifici avvenimenti, le quali verranno puntualmente indicate all’occorrenza: ciò al fine di sollecitare anche una sola piccola suggestione in più nel seguire i singoli concerti.
Il titolo di questa VI edizione della rassegna, “Sull’onda degli anniversari… e non solo”, si riferisce chiaramente a tali scelte di fondo e quel “e non solo” aggiuntivo è semplicemente una necessaria sintesi per indicare che c’è comunque una programmazione anche indipendente dai vari anniversari: in realtà si sarebbe potuto pure aggiungere “e alla ricerca dell’inconsueto”, perché c’è l’ulteriore volontà di proporre anche brani meno frequentati, com’è certamente nel caso del secondo concerto in calendario ma pure per gli stessi pezzi puramente pianistici dell’anziano Rossini o per alcune composizioni giovanili di Debussy.
Un concerto intero verrà dedicato a Chopin con i suoi valzer e poi con i canti polacchi: questi ultimi sono da considerare tra i brani “inconsueti” e li ascolteremo in una selezione rielaborata per solo pianoforte da Liszt, il suo grande amico degli anni parigini.
Anche in questa, come nella scorsa edizione, è riservato un concerto premio al futuro vincitore del concorso internazionale “On Stage Competition 2018”, che permetterà, come già avvenuto, di conoscere un nuovo giovane e valente interprete.
Infine un’attenzione specifica sarà pure rivolta ad autori del ’700, con il terzultimo concerto in calendario tutto dedicato al repertorio clavicembalistico, vista la particolare capacità del pianoforte Erard – come del resto sosteneva il grande Schweitzer – di rendere meglio di altri questo tipo di musica.
“Nasce in modo naturale il rapporto sinestetico fra le Arti e Villa d’Este, luogo e matrice di un immaginario dove il ‘meraviglioso’ si coniuga con la ricca articolazione artistica e paesaggistica, insieme ermetica e sensualistica, di un mondo concluso nella sua perfettibilità. Proprio per la sua identità, densa di suggestioni romantiche e intrisa di atmosfere intimistiche, risulta esoscheletro prezioso per gli appuntamenti qui organizzati, perché prossimi al nostro sentire di uomini contemporanei. Sono certo che il visitatore non mancherà di seguire con attenzione la rassegna, per questa stagione contrassegnata da concerti di particolare rilevanza, coerenti per qualità alla programmazione espositiva e alle iniziative culturali che caratterizzeranno l’Istituto autonomo ‘Villa Adriana e Villa d’Este’ negli anni a venire”. (Andrea Bruciati, direttore di “Villa Adriana e Villa d’Este”)