Secondo appuntamento per la settima stagione di Confronti, il prossimo 16 Novembre alle ore 18 presso la sala Ribaud del Comune di Formia.
Ospite il Filosofo e Teologo Paolo Trianni
Il gesuita francese Pierre Teilhard de Chardin ha cercato di riconciliare scienza e fede in un’ottica evolutiva che comprende in modo nuovo il cristianesimo e la vita cosmica in genere. In lui troviamo una maniera diversa di comprendere il mistero del male e i dogmi della fede cristiana. Soprattutto, però, troviamo un approccio positivo, sebbene non ingenuo, ai progressi della tecnica e della scienza. Egli riteneva infatti che potessero contribuire in modo sostanziale al compimento della storia, che leggeva come un passaggio evolutivo dal molteplice all’Uno, come un muovere verso l’Omega del Regno, quando Dio sarebbe diventato tutto in tutti.
Paolo Trianni ha un dottorato in Filosofia e un dottorato in Teologia. Insegna presso l’Università Urbaniana, il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, il master di II livello presso l’Università degli Studi di Roma Tre in Scienze della cultura e della religione e il master in Mediazione culturale e religiosa dell’Accademia di Scienze Umane e Sociali. Collabora con la cattedra di Storia del pensiero teologico della Facoltà di Filosofia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, e ha insegnato presso l’Istituto di Studi Interdisciplinari su Religioni e Culture della Pontificia Università Gregoriana. È autore di una ventina di titoli tra curatele e monografie dedicate alla nonviolenza, l’ecologia e il confronto filosofico e teologico col mondo indiano. Si ricordano i seguenti saggi: Il monachesimo non cristiano (2008); Henri Le Saux. Un incontro con l’India (2011); Il Cristo di tutti. Teilhard de Chardin e le religioni (2012); Il diritto alla libertà religiosa. Alle fonti di Dignitatis Humanae (2014); Nostra Aetate. Alle radici del dialogo interreligioso (2016). Teilhard de Chardin – Una rivoluzione teologica (2018) . Fa parte di Religions for peace, ed è nell’Editorial board della rivista internazionale «Dilatato Corde» del Dialogo Interreligioso Monastico.