Tra Natura e Storia: la villa Sciarra
Addossata alle Mura Gianicolensi, fatte costruire dal papa Urbano VIII Barberini, la villa Sciarra era in antichità un luogo dove sorgevano santuari dedicati a divinità straniere. Ad iniziare dal Cinquecento il colle Gianicolo venne occupato da vigne e casini suburbani e definitivamente, nel 1653, l’area della attuale villa venne acquistata dal cardinale Antonio Barberini per poi entrare nelle proprietà del ramo Barberini-Sciarra.
L’aspetto odierno della villa risale all’inizio del Novecento, quando i coniugi americani Tower-Wurts vollero ricreare qui lo scenario di un giardino barocco italiano, sistemando nel parco le celebri statue in arenaria provenienti dal castello Visconti nel bergamasco. Una realizzazione curiosa quella della villa Sciarra, dove le statue a soggetto mitologico decorano fontane e occhieggiano tra le quinte arboree. Con la sua vegetazione rigogliosa e diversificata la villa costituisce anche un raro esempio di orto botanico.
Appuntamento: domenica 15 maggio alle ore 10.30 in Roma, ingresso su via Calandrelli di fronte all’angolo con via Nicola Fabrizi.
Durata: 2 ore circa.
Costo omnicomprensivo
(organizzazione, Guida, radio-auricolari “usa e getta” per il miglior ascolto della Guida nel distanziamento fisico):
€ 15,00 per i Soci, € 20,00 per i non-Soci
(non è obbligatorio il tesseramento all’Associazione)
PRENOTAZIONI: alle mail dell’Associazione o via cell. 3397448084 – 3395852777
PAGAMENTO:
– su c/c presso Unicredit SpA, intestato ad ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEVERE, IBAN IT 03 L 02008 05021 000401070578
– da credito disponibile