Il progetto Arpino Civitas MUNDI , progettare la Pace nasce da un’idea del Consigliere Delegato alla Cultura Niccolò Casinelli, con l’obiettivo di coniugare il lascito del Certamen Ciceronianum Arpinas con una serie di occorrenze ed opportunità che la Città di Arpino intende cogliere grazie alla Regione Lazio.
Già nel maggio scorso, proprio in occasione del Certamen si era avviata l’iniziativa “Progettare la pace”, proponendo ai giovani latinisti provenienti da tutto il mondo una serie di testi classici aventi ad oggetto tematiche legate alla guerra e alla pace e raccogliendo le loro proposte di attualizzazione di quegli abstract.
I prossimi 21-22-23 luglio andrà in scena la seconda parte di “Progettare la Pace”, in concomitanza con il Vision Think Tank Festival e in collaborazione con Emergency. Una tre giorni di workshop, conferenze, tavole rotonde, dibattiti, divisa in quattro panel tematici nel corso dei quali si ragionerà degli stessi testi già proposti ai giovani certaministi, si raccoglierà il punto di vista delle donne nell’ambito di un modulo a ciò dedicato; completano la proposta due i due panel tematici “si vis pacem, para bellum” e “si vis pacem…para pacem”.
Tra gli ospiti, tutti di livello nazionale ed internazionale, Rossella Miccio, presidente di Emergency e madrina dell’iniziativa e Francesco Grillo, direttore del Think Tank Visione, e Mario Patrono, professore emerito di diritto costituzionale comparato all’Università di Roma “La Sapienza”.
Ma Arpino Civitas Mundi guarda anche al patrimonio culturale materiale della Città di Arpino; in programma, infatti, anche la riqualificazione dei cc.dd. “Libri di Pietra”, pagine di poeti internazionali collocate su tutto il territorio comunale e l’alloggiamento di una nuova pagina, con su inciso il brano “Arpino è una grande città”, scritto e dedicato alla patria di Cicerone da un suo altro grande figlio, Ennio Morricone. Il progetto “Libro di Pietra” è nato ed è stato portato avanti dal Senatore Massimo Struffi e dal poeta Giuseppe Bonaviri.
Con le risorse del Progetto Arpino Civitas Mundi si interverrà poi sul Museo della Lana e sul Museo della Liuteria; le due esposizioni, testimonianze museali di tradizioni risorgimentali che hanno fatto grande la Città di Arpino, saranno non solo riqualificate e digitalizzate, ma dotate di un montascale a cingoli che ne consenta la fruizione ai diversamente abili e che sarà a disposizione di altre strutture comunali. Arpino Civitas Mundi si concluderà entro l’anno 2022, con una mostra di incisioni dedicate al mondo della classicità realizzate nell’ambito del premio “Carnello cArte ad Arte”, in collaborazione con l’Officina della Cultura e con l’ultimo atto dell’iniziativa “Progettare la Pace”, in programma per la fine di ottobre.