Il ghetto ebraico di Roma è un piccolo quartiere delimitato dal Tevere da una parte e da Piazza Venezia dall’altra, è una zona ricca di storia e cultura e offre diverse attrazioni e luoghi da visitare e numerosi ristorantini tipici.
Questo ghetto è stato uno dei primi ghetti istituiti in Europa e ha avuto un impatto profondo sulla vita e sulla cultura ebraica nella città.
Considerato tra i più antichi al mondo – è secondo solo a quello di Venezia (1516)
Storia del Ghetto di Roma
Il ghetto fu istituito il 14 luglio 1555 per decreto del Papa Paolo IV, originariamente, con soli due accessi per entrare ed uscire.
Questa decisione faceva parte di un clima di crescente antisemitismo in Europa e rappresentava un tentativo di segregare la comunità ebraica dalla popolazione generale.
Papa Paolo IV scelse un quartiere tra i più fatiscenti e malsani della città, dove gli Ebrei furono costretti a vivere separati dal resto della popolazione.
Il ghetto fu inizialmente istituito nell’area del rione Sant’Angelo, situato vicino al fiume Tevere e al cuore di Roma.
L’area era limitata da mura e porte chiuse durante la notte, isolando gli ebrei dal resto della città.
Lo spazio all’interno del ghetto era limitato e la popolazione ebraica era costretta a vivere in case sovraffollate e strette.
Gli edifici erano alti e si sviluppavano in verticale per compensare la mancanza di spazio.
Restrizioni
Gli ebrei all’interno del ghetto erano soggetti a numerose restrizioni. Ad esempio, dovevano indossare distintivi riconoscibili, come il cappello giallo, e dovevano rispettare orari di chiusura serali. Erano inoltre limitati nelle professioni che potevano esercitare.
Nonostante le difficoltà e le restrizioni, il ghetto ebraico di Roma è stato anche un luogo di forte coesione comunitaria.
La comunità ha continuato a praticare la propria religione, mantenendo sinagoghe e scuole.
Nel corso dei secoli, la vita culturale ebraica ha prosperato all’interno del ghetto, portando a importanti contributi nell’ambito dell’arte, della letteratura e della musica.
Nel 1870, con l’annessione di Roma all’Italia unita, le mura del ghetto furono abbattute e gli ebrei ottennero maggiori diritti.
Il Ghetto è anche il luogo della persecuzione nazifascista che culminò il 16 ottobre 1943, giorno in cui ebbe luogo il più grande rastrellamento di ebrei della storia.
I nomi dei deportati nei campi di sterminio nazisti sono stati impressi nelle Memorie d’inciampo, un sampietrino ricoperto da una lastra in ottone su cui è indicato nome e cognome di chi non è mai tornato.
Ecco alcune delle cose più interessanti da vedere nel Ghetto Ebraico di Roma:
Sinagoga Maggiore di Roma:
Questa è una delle più antiche e grandi sinagoghe d’Europa.
Costruita nel 1904, presenta un mix di stili architettonici, compresi elementi moreschi e bizantini. All’interno, è possibile ammirare l’arca dell’alleanza e altre decorazioni artistiche.
Museo Ebraico di Roma:
Situato vicino alla Sinagoga Maggiore, il museo offre una profonda immersione nella storia e nella cultura ebraica di Roma.
Espone manoscritti, oggetti liturgici, opere d’arte e documenti storici che raccontano la storia della comunità ebraica nella città.
Fontana delle Tartarughe:
Questa affascinante fontana si trova nella piazza principale del Ghetto Ebraico.
Risale al XVI secolo e presenta tartarughe e giovani tritoni. La fontana è stata restaurata nel corso degli anni ed è una pittoresca attrazione.
Portico d’Ottavia:
Questo antico edificio è una delle principali rovine romane nella zona del Ghetto.
Costruito nel 27 a.C., inizialmente era un tempio dedicato a Ottavia, sorella di Augusto. Nel corso dei secoli è stato trasformato in un portico e ha subito diverse ristrutturazioni. Oggi, le sue rovine sono un luogo affascinante da esplorare.
Piazza delle Cinque Scole:
Questa piazza è al centro del Ghetto Ebraico e prende il nome dalle cinque sinagoghe che una volta si trovavano qui.
Oggi ospita ristoranti, caffetterie e negozi, creando un’atmosfera vivace e accogliente.
Cimitero Ebraico:
Situato appena fuori dal Ghetto Ebraico, il Cimitero Ebraico di Roma è uno dei più antichi cimiteri ebraici in Europa.
Le tombe risalgono a secoli fa e offrono uno sguardo interessante sulla storia della comunità ebraica di Roma.
Cucina Kosher:
Mentre esplori il Ghetto, assicurati di provare alcuni dei piatti tradizionali della cucina kosher presso i ristoranti locali.
Puoi gustare specialità uniche che riflettono la cultura culinaria ebraica.
Queste sono solo alcune delle attrazioni che puoi trovare nel Ghetto Ebraico di Roma.
La zona è densa di storia e offre un’esperienza affascinante che combina la storia e la cultura ebraica con l’atmosfera unica di una delle parti più antiche e affascinanti di Roma.
INFORMAZIONI:
Ghetto o Quartiere Ebraico di Roma
Costi ed orari: sempre aperto
Indirizzo: Da Via del Portico d’Ottavia fino al Tevere. Dal Lungotevere De’ Cenci, alla Chiesa di San Gregorio, a Largo XVI Ottobre
Telefono: 06.68400661 (Museo Ebraico)
eMail: – – – –
Web: https://museoebraico.roma.it/