Si inizia il 14 con la mostra «Alberto Sordi e la sua Roma», al Vittoriano fino al 31 marzo, curata da Gloria Satta, Vincenzo Mollica e Alessandro Nicosia. Immagini, filmati, interviste, manifesti, costumi di scena messi a disposizione dalla sorella, Aurelia, con numerosi spezzoni e approfondimenti dedicati ai tanti film ambientati nella capitale, da «Un americano a Roma» a «Nestore l’ultima corsa».
Altro grande evento sarà l’inaugurazione di «Viale Alberto Sordi: attore (1920-2003)», nel cuore di Villa Borghese accanto alla Casa del Cinema. Il 23 febbraio all’Auditorium Parco della Musica la Gerardo Di Lella Gran’Orchestra eseguirà poi le partiture originali dei suoi film, mentre al teatro Tor Bella Monaca verrà proiettato «Amore mio aiutami», con alcune successive repliche.
Il 24, alle 11, nella chiesa degli Artisti di piazza del Popolo si terrà una messa in memoria dell’attore. Il 25, giorno della sua morte nel 2003, alle 20,30 alla Galleria Alberto Sordi sarà proiettato l’indimenticabile «Un americano a Roma».
Altra chicca: grazie alla collaborazione con RadioRai, il 23, 24 e 25 febbraio nelle stazioni metro della città e nella Galleria Sordi sarà possibile riascoltare la voce dell’attore in una carrellata delle sue tante trasmissioni radiofoniche.
«Roma celebra Sordi in nome di tutta l’Italia, e vogliamo che sia la festa di tutti i romani, senza polemiche, in cui si respiri la stessa atmosfera di quando lui fu sindaco per un giorno, di amicizia e divertimento per tutta la citta’», ha commentato il sindaco Gianni Alemanno.
I suoi personaggi «raccontano la storia degli italiani con assoluta assenza di retorica ma anche con dignità: le figure di cialtroni e vigliacchi che lui ha interpretato i difetti ma vivono sempre il loro momento di riscatto, ritrovando una dignità e un carattere nazionale».
Chissà se diventerà realtà il sogno del sindaco di portare nelle scuole «Storia di un italiano», il documentario con gli spezzoni dei suoi film che lui stesso curò fino alla morte..
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