n occasione della Giornata della Memoria, Skylab Studios, azienda di Tarquinia (VT), ha pensato ad un modo originale per non dimenticare, trasformando il Diario della piccola Anna Frank in un oggetto digitale da poter leggere in ogni momento e su qualsiasi dispositivo.
“Nulla togliendo alla paternità dell’opera – dicono dall’azienda – questo che vogliamo fare è un piccolo dono per dare nuova vita a pagine scritte decine di anni fa, ma che, purtroppo, rimangono sempre molto attuali con il tentativo di evitare gli stessi errori del passato. L’innovazione come strumento di supporto alla cultura: da 20 anni Skylab Studios si occupa di innovare e migliorare il rapporto tra il patrimonio e le persone. Il Diario di Anna Frank, in una settimana così particolare è un simbolo per non dimenticare, un messaggio che grazie all’innovazione può parlare ed essere ascoltato dai cuori delle generazioni più giovani”.
Qui tre pulsanti per scaricare, gratuitamente, la versione più adatta al dispositivo utilizzato:
– PDF scaricabile su qualsiasi computer;
– ePub per tutti i dispositivi IOS, Android, Windows Mobile e Reader;
– Mobi per i Kindle di Amazon.
Sono molte le opere che hanno perso, nel corso degli anni, le protezioni legali; ciò ha permesso di realizzare nuovi lavori basati sui classici senza far divenire i nuovi ideatori bersaglio di cause legali per violazione del copyright. Tutto ciò grazie all’Articolo 1 della Direttiva 2006/116/CE: “I diritti d’autore di opere letterarie ed artistiche ai sensi dell’articolo 2 della convenzione di Berna durano tutta la vita dell’autore e sino al termine del settantesimo anno dopo la sua morte indipendentemente dal momento in cui l’opera è stata resa lecitamente accessibile al pubblico“.
Una discussione che dura da sempre, basti pensare alla legge americana battezzata dagli scettici «The Mickey Mouse Protection Act» perché adottata dietro la lobby della Disney per tenere sotto diritti di autore fino al 2024 «Steamboat Willie», il primo film di Topolino, che aveva allungato i termini del copyright per le opere pubblicate tra 1923 a 1977 da 75 a 95 anni dalla pubblicazione, congelandone di fatto la proprietà.
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