Il piccolo mini-vulcano, che il 27 agosto era comparso a Fiumicino, continua a mostrare intensa attività e viene continuamente monitorato dagli esperti.
Una nuova bocca si è aperta a due metri dalla voragine che il 27 agosto aveva fatto la sua comparsa a Fiumicino, vicino a Roma.
Quel giorno un piccolo vulcano di fango è comparso iniziando a sputare anidride carbonica e metano, in mezzo a una rotonda non lontana dallo scalo aeroportuale capitolino. Inizialmente scambiato per un geyser, si è poi scoperto che sottoterra erano presenti alcune sacche da cui fuoriuscivano fango e gas.
Gli specialisti hanno subito iniziato a controllare la situazione per evitare ulteriori sorprese: come è accaduto ieri, quando improvvisamente da un tombino a meno di due metri di distanza dal primo ‘cratere’ si è creata una nuova bocca da cui è uscito fango e terra. Secondo alcuni esperti potrebbe essere alimentato dalla stessa sorgente, visto che il gas è in grado di scavare e fratturare il terreno in cerca di nuove vie d’uscita.
Con un’area interessata che ora ha raggiunto i venti metri quadrati, le piccole e continue eruzioni hanno interessato la zona non lontana dall’aeroporto. Gli esperti stanno ora cercando di studiare un sistema per bloccare il fenomeno prima che si possa aprire un nuovo vulcano in quella che è, tra l’altro, un’area molto trafficata.