Il Faro on line – La cittadinanza di Pomezia ha avuto modo di apprezzare lo sforzo delle decine di volontari dell’Associazione Culturale Tyrrhenum nel presentare, sabato 15 settembre, presso i giardini comunali di Piazza Indipendenza, la IV edizione della cosiddetta “Festa Medievale”, finalizzata a far conoscere un episodio importantissimo della storia locale. Un grande “muro merlato”, con la scritta “Civitas Patrica”, a rappresentare il borgo di Pratica di Mare, campeggiava nel centro della città, all’interno la ricostruzione di una chiesa, di un mercato, di una stufa (l’evoluzione medievale del lupanare) e, soprattutto, la “piazza”, addobbata a festa.
Questa l’accoglienza per le migliaia di spettatori che hanno affollato per tutta la giornata l’area della festa. La ricostruzione è stata immaginata per rievocare quella famosa festa della Primavera di domenica 8 Maggio 1588, dove tutti gli abitanti del borgo si ritrovano intorno al fuoco e con canti e balli si augurano raccolti abbondanti, che viene interrotta dall’ultimo grave assalto dei pirati algerini di Assan Agà, che, dopo aver messo a ferro e fuoco il borgo, rapiscono centotre persone di cui non si seppe più nulla. L’evento è iniziato nel primo pomeriggio con l’apertura di spazi espositivi e di varie attrazioni (il boia, le meretrici, i frati mattacchioni, le lavandaie, ecc.), per proseguire con momenti culturali come la lettura di poesie, le canzoni di due menestrelli e con un duello con le spade, per fortuna non all’ultimo sangue.
Preludio della grande festa serale è stata la commedia, realizzata dalla Compagnia “Talia” (emanazione dell’associazione Tyrrhenum come il Gruppo Storico Lavinium, asse portante di queste ricostruzioni). L’azione teatrale ha narrato lo sbocciare di un amore contrastato tra la figlia del principe del borgo con un ragazzo del popolo, che verrà travolta dalla storia. Infine, la “Festa”, canti, balli e giochi (che hanno coinvolto anche gli spettatori), interrotta bruscamente dal feroce assalto dei pirati, a cui è seguita la commovente deportazione della popolazione di Pratica di Mare. Si ringraziano per questa realizzazione il Comune e la Pro Loco di Pomezia, risparmiare suolo pubblico, Siae e corrente elettrica è importante per far fronte ad una festa ad ingresso libero che, comunque, costa diverse centinaia di euro. Grande soddisfazione ha destato il riscontro positivo dei partecipanti, numerosi e interessati, che hanno, inoltre, sottolineato l’importanza ed il piacere di aver visto rivivere i giardini comunali. Appuntamento per il prossimo anno con la V ed., tutti sono invitati a dare il proprio contributo: espositori, artigiani, attori, cantanti, figuranti, danzatrici ed altro ancora, per contribuire a rendere questo territorio sempre migliore e nostro.