Negli ultimi anni, la cannabis terapeutica ha dimostrato potenzialità nel trattamento di malattie come il dolore cronico, l’epilessia e il glaucoma, diventando un’opzione terapeutica legittima e sempre più richiesta. Tuttavia, l’accesso a questa terapia non è sempre facile, e vi sono ancora molteplici barriere da superare.
A fianco della cannabis terapeutica, esiste anche un’alternativa sempre più diffusa: la cannabis light, che ha acquisito popolarità per i suoi benefici terapeutici senza gli effetti psicoattivi del THC.
Cos’è la cannabis terapeutica e come funziona il suo accesso nel Lazio
La cannabis terapeutica è una preparazione a base di cannabis che può essere utilizzata per il trattamento di specifiche patologie, soprattutto per alleviare il dolore e migliorare la qualità della vita di chi soffre di malattie gravi e debilitanti. Il suo utilizzo è legale in Italia dal 2015, ed è regolato dalla legge 242/2016 che ha stabilito il quadro per la coltivazione, la distribuzione e l’utilizzo della cannabis per scopi medici.
Nel Lazio, la cannabis terapeutica è disponibile per i pazienti che ne fanno richiesta e che rientrano nei criteri stabiliti dalle linee guida regionali. Tuttavia, l’accesso alla cannabis terapeutica non è privo di difficoltà. I pazienti devono affrontare barriere come la burocrazia, la disponibilità limitata dei preparati nelle farmacie e, soprattutto, i costi elevati di acquisto, che non sono sempre coperti dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Chi può accedere alla cannabis terapeutica nel Lazio
Nel Lazio, come nel resto d’Italia, l’accesso alla cannabis terapeutica è consentito per i pazienti affetti da determinate patologie. Le principali indicazioni per l’utilizzo della cannabis terapeutica sono il trattamento del dolore cronico, le patologie oncologiche, la sclerosi multipla, il dolore neuropatico, la nausea e il vomito causato da trattamenti di chemioterapia e radioterapia, e altre condizioni legate a malattie neurologiche.
Tuttavia, l’accesso non è automatico: i pazienti devono essere seguiti da medici specialisti che, dopo una valutazione clinica, prescrivono il trattamento con cannabis. Inoltre, i pazienti devono dimostrare che altri trattamenti farmacologici non abbiano avuto successo o che abbiano provocato effetti collaterali intollerabili.
Rimborsabilità della cannabis terapeutica nel Lazio
Una delle problematiche più rilevanti per i pazienti è il costo della cannabis terapeutica. Sebbene il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) in alcune circostanze possa coprire parte della spesa, la rimborsabilità dipende dalla patologia trattata e dalle disposizioni regionali.
Nel Lazio, la cannabis terapeutica è rimborsata solo per alcune malattie specifiche, come per esempio la sclerosi multipla e il dolore cronico associato a patologie oncologiche. In ogni caso, la rimborsabilità varia in base alle politiche regionali e alle necessità cliniche del paziente.
Chi può prescrivere la cannabis terapeutica nel Lazio
Nel Lazio, così come nel resto d’Italia, la cannabis terapeutica può essere prescritta solo da medici specialisti con una delle seguenti specializzazioni: neurologia, oncologia, cure palliative, malattie infettive, terapia del dolore e oculistica.
Dopo una valutazione clinica, il medico può prescrivere la cannabis terapeutica, che viene poi ritirata in farmacia. È fondamentale che il medico rediga un piano terapeutico dettagliato per monitorare l’efficacia e la sicurezza del trattamento. Una volta effettuata la prescrizione iniziale, anche i medici di medicina generale possono seguire i pazienti e continuare a prescrivere il trattamento.
Cannabis light: un’alternativa accessibile
Oltre alla cannabis terapeutica, esiste un’alternativa che sta guadagnando sempre più popolarità, soprattutto per chi cerca benefici terapeutici senza gli effetti psicoattivi del THC: la cannabis light. Questo tipo di cannabis, che contiene un basso livello di THC (inferiore allo 0,2%), è legale in Italia e viene utilizzata principalmente per il benessere generale. Sebbene non sia considerata un trattamento medico vero e proprio, la cannabis light sta emergendo come una soluzione per alleviare alcuni disturbi, come l’ansia, il dolore lieve e lo stress. Molti consumatori scelgono la cannabis light per migliorare la qualità del sonno o per rilassarsi senza i rischi legati agli effetti psicoattivi del THC.
Negli ultimi anni, i CBD shop in Italia sono diventati punti di riferimento per chi cerca cannabis light di alta qualità.
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