I giorni della merla sono gli ultimi giorni di gennaio, ovvero dal 29 al 31 o dal 30 al 1 febbraio.
Definiti, dalla tradizione popolare, i più freddi dell’anno determinano la successiva primavera.
Questa credenza tramandata di generazione in generazione tuttavia non ha alcun fondamento scientifico.
Guardando le statistiche metereologiche ci si accorge che spesso i giorni della merla siano stati meno freddi di altre giornate.
Perché si chiamano “Giorni della Merla”?
Sull’origine di questa definizione e significato ci sono numerose leggende, eccone alcune:
Una leggenda narra di una merla bianca e dei suoi piccoli che, alla fine di gennaio, per ripararsi dal freddo, si nascosero all’interno di un comignolo.
Uscirono allo scoperto solo il primo giorno di febbraio, tutti grigi per la fuliggine.
Da quel giorno tutti i merli femmina e i piccoli furono grigi.
Un’altra storia narra di una merla che per ripararsi dal freddo si rintanò, con una buona scorta di cibo, per tutto il mese di gennaio.
Quando uscì pensò finalmente di aver scampato il freddo e iniziò a cantare contro quel gennaio tanto crudele.
Gennaio però si risentì e decise di scatenare l’inverno chiedendo a febbraio tre giorni di gelo feroce.
Una leggenda dei tempi della guerra narra che alcuni uomini, nel far passare un cannone da una parte all’altra del Po, attesero questi giorni di gran gelo per sfruttare il fiume ghiacciato per la traversata dell’arnese nominato Merla.
I Giorni della Merla nella tradizione popolare.
La leggenda vuole che siano proprio questi giorni a decretare come sarà la primavera che si appresta ad arrivare.
Un tempo, i contadini osservavano le condizioni meteorologiche dei tre giorni della merla e, sulla base di esse, facevano le previsioni per i mesi a venire:
- se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà bella;
- se sono caldi, la primavera arriverà in ritardo.
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