Tra la liuteria contemporanea, i laboratori di Europa InCanto e i suoni e le parole dell’Appennino
Prosegue Mondi Sonori, il festival che unisce musica, parola e scoperta negli spazi del Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma.
Il fine settimana del 18 e 19 ottobre propone tre appuntamenti appartenenti a tre diverse sezioni della rassegna – Congegni Sonori, Incanti Sonori e Scenari Sonori – offrendo al pubblico un percorso che attraversa strumenti, linguaggi e visioni della musica.
Sabato alle ore 17.30, per la sezione Congegni Sonori curata da Gianluca Dessì, il liutaio Giulio Sangirardi e il chitarrista Leonardo Gallucci accompagneranno gli spettatori alla scoperta della chitarra multicorde, uno strumento raro e affascinante. La conferenza introduttiva illustrerà l’evoluzione costruttiva della chitarra – dalla sei corde fino alla dieci corde – mettendo in luce come l’estensione verso le note più basse consenta armonie più ampie e una resa più completa nelle trascrizioni. Seguirà il concerto di Gallucci, che alternerà composizioni originali su dieci corde e brani per chitarra tradizionale, offrendo un confronto diretto tra i due strumenti e le loro diverse sonorità.
Domenica mattina, alle 11.30, per la sezione Incanti Sonori curata dal M° Germano Neri, tornano al Museo i laboratori didattico-musicali di Europa InCanto, questa volta dedicati a L’Elisir d’Amore di Gaetano Donizetti. Attraverso un linguaggio partecipativo e inclusivo, bambini e famiglie saranno accompagnati alla scoperta dell’opera lirica – forma d’arte completa che unisce teatro, danza, musica e letteratura – riconosciuta come Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Un progetto che da anni avvicina e appassiona il nuovo pubblico alla musica e al teatro musicale, in linea con la missione educativa e divulgativa di Europa InCanto.
Domenica pomeriggio, alle ore 17.30, la rassegna ospita, per la sezione Scenari Sonori curata da Stefano Saletti, «Così lontano l’azzurro…», un recital di poesia e musica dedicato a Giorgio Caproni (1912–1990), una delle voci più intense e originali del Novecento letterario italiano. Protagonisti Fabrizio Lopresti, attore e regista da sempre impegnato nella diffusione del teatro civile e nella promozione della parola poetica, e il gruppo Enerbia, formazione diretta da Maddalena Scagnelli, specializzata nella ricerca e nella reinterpretazione delle tradizioni musicali dell’Appennino.
La fusione tra voce e musica dà vita a un’esperienza di ascolto in cui i versi di Caproni si intrecciano ai suoni arcaici e struggenti del piffero – l’oboe popolare delle Quattro Province – della fisarmonica, del violino e della chitarra.
Il recital ripercorre il tragitto umano e intellettuale del poeta, in particolare quello legato alle poesie trebbiensi, ispirate ai paesaggi e alle atmosfere della Val Trebbia.
I testi di Caproni, intrisi di memoria e radicamento, si alternano alle musiche di Enerbia, che evocano i suoni del territorio appenninico e le melodie che accompagnavano antiche danze e ballate popolari. Ne nasce un dialogo profondo tra parola e suono, tra cultura poetica e tradizione orale, capace di restituire la dimensione più intima e insieme universale della poesia caproniana. Attraverso il canto, gli effetti sonori e le improvvisazioni strumentali – il respiro del mantice, i glissati del violino, le risonanze del piffero – lo spettacolo alterna momenti di intensa introspezione a passaggi di vivida energia, rispecchiando la pluralità di registri che caratterizza l’opera del poeta.
«Così lontano l’azzurro…» diventa così un viaggio nel paesaggio sonoro e umano evocato dai versi di Caproni, tra memoria, mito e malinconia.
Il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali è parte dell’Istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei Nazionali della Città di Roma, diretto ad interim da Luca Mercuri. Con la sua ricca collezione di strumenti antichi e del mondo, crea un connubio naturale tra musica ascoltata e cultura della musica. Mondi Sonori, ideato e diretto dalla direttrice del Museo, l’Architetto Sonia Martone, è un festival dedicato all’incontro tra culture e linguaggi artistici, con una particolare attenzione alla commistione tra le arti e alla valorizzazione della parola come strumento di memoria e dialogo. Il costo del biglietto d’ingresso di 6 euro comprende anche la visita alle sale espositive.
