Inizia mercoledì 8 maggio a Vetralla, ‘Dell’arte Contagiosa’ il viaggio teatrale, dedicato a Dante Alighieri, che attraversa alcune tra le numerose e splendide chiese romaniche della Tuscia Viterbese.
Un titolo che si può adattare a tante interpretazioni, e magari l’arte e la cultura fossero davvero
contagiose! E chi meglio di Dante può rappresentare la cultura? 12 appuntamenti, dedicati ad altrettanti canti dell’Inferno dantesco, commentati, declamati e interpretati nelle Chiese di epoca romanica della provincia di Viterbo.
Ogni appuntamento ci permette quindi di ‘degustare’ un canto diverso e un luogo diverso, realizzando un percorso culturale, artistico e architettonico in una delle terre più ricche di architetture romaniche, scelte in questo percorso perchè coeve a Dante,e quindi costruite nella stessa epoca in cui il poeta ha scritto il suo capolavoro, ma anche collegate alla tematica oggetto degli spettacoli stessi che tratta appunto un argomento spirituale e trascendente.
Seguendo tutto il percorso proposto, il pubblico otterrà una panoramica dell’architettura sacra
romanica della provincia. Questo primo appuntamento ha come protagonista il primo canto dell’Inferno, quello della selva oscura in cui si smarrisce il poeta e in questo caso, mai versi potrebbero essere più adatti alla circostanza, in quanto l’evento fa parte delle manifestazioni dello ‘Sposalizio dell’albero’ che si celebra a Vetralla ogni anno e che rimanda a una ricca settimana di eventi, dal 5 all’11 maggio.
Quest’anno, tra i sentieri del bosco e i meandri dell’anima, vanno in scena la selva di Montefogliano e la selva oscura di Dante.
L’appuntamento con Dante è nella splendida cornice della Chiesa romanica di San Francesco,
mercoledì 8 maggio alle ore 18,00.
Ingresso libero.