I centodieci scatti di Dino Pedriali a Pier Paolo Pasolini nei giorni precedenti il suo omicidio, sono tra le cose più importanti della mia collezione. Un nome forse troppo dimenticato quello di Pasolini, oggi in atmosfere plumbee e asettiche, sottilmente variegate di un’Italia che si arrende e partecipa ad un disamore epidemico ed irrisolto.
Tutti vorremmo che Pasolini fosse ancora tra noi come castigatore virile e incandescente di un popolo ormai senza occasioni di riscatto, afflitto da un endemico “non ritorno”.
E TU SPLENDI INVECE vuole ricordare un episodio di Pasolini giornalista che sul Corriere della Sera del primo febbraio 1975 paragona la scomparsa delle lucciole allo svuotamento intellettuale dell’assetto moderno in Italia.
Vorrei però pensare con questa mostra ad una semplice gioia infantile nel vedere le lucciole vagare nei campi di grano pronti per il raccolto. Un Pasolini “lirico greco”. Vate italiano che come tutti i veri artisti sa rischiare diventando metafora tra la storia e i suoi azzardi.
Note di Raffaele Curi
Ti impediranno di splendere. E tu splendi invece. Una frase di Pier Paolo Pasolini che è diventata ormai talmente celebre in sé da essere citata anche dai giovanissimi. Un omaggio a Pier Paolo Pasolini, con 110 foto scattate da Dino Pedriali, che lo ritraggono nella sua casa di Sabaudia e in quella di Chia, vicino Viterbo. Questo “testamento del corpo” è una preziosa testimonianza della vita e dell’opera del grande intellettuale e poeta, che appare qui immerso nella scrittura, nella creazione delle sue opera, con accanto il manoscritto delle Lettere luterane, da cui è tratto il titolo della mostra, ma anche nudo in un nucleo di quindici immagini inedite. In mostra anche la riproduzione della pagina del Corriere della Sera con il celebre testo Il vuoto del potere detto anche “l’articolo delle lucciole” in cui Pasolini usa l’immagine poetica della scomparsa delle lucciole per creare una analogia con il mancato sviluppo della democrazia in Italia. Il visitatore è accolto all’ingresso dallo stesso suono dei titoli di testa del film di Pasolini Edipo re e lungo tutto il percorso della mostra è accompagnato dalla voce di Pier Paolo Pasolini.
Proiezione del film Edipo re, di Pier Paolo Pasolini, 1967 (con Silvana Mangano, Alida Valli, Franco Citti, Carmelo Bene, Julian Beck, Ninetto Davoli) e di documentari, Teche Rai, sulla sua vita e sul suo omicidio.
La mostra sarà aperta al pubblico da sabato 6 giugno a domenica 20 settembre
Da martedì a domenica, dalle 11 alle 23
L’ingresso sarà consentito a venti persone ogni trenta minuti.
Ingresso gratuito. Si prega di prenotare per rispettare le norme di ingresso.
Ogni sforzo è stato fatto per rintracciare tutti i titolari delle immagini utilizzate nella realizzazione di questa esposizione. Rhinoceros gallery è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare.