La processione dei Canestri del 1° Maggio è la più caratteristica e suggestiva manifestazione del paese. Questa festa ha origine dai riti pagani dei romani, celebrati a scopo propiziatorio in onore di divinità agresti come Ruggine, invocata per allontanare la ruggine dalle biade e per chiedere un abbondante raccolto. Con l’avvento del Cristianesimo, questa festa ha assunto valore liturgico di solennità in onore dei Santi compatroni Filippo e Giacomo, ai quali vengono offerti simboli e prodotti del lavoro dell’uomo: canestri, pani, fiori.
La processione vede nelle prime file giovani ragazzi con grandi crocifissi di legno. Dietro di loro sfilano le ragazze in costume tradizionale: lunga gonna variopinta, camicia con pizzi e merletti, bustino, scialle colorato, grembiule ricamato e fazzoletto bianco in testa.
Le ragazze portano sul capo cesti conici ornati con fiori o nastri colorati. Il corteo procede dalla piazzetta del Castello alla Chiesa parrocchiale per la benedizione del pane recante i simboli dei due apostoli compatroni.
Dalla piazza si riparte fino alla Chiesa cimiteriale di San Lorenzo in cui viene celebrata la messa. A conclusione della processione, sulla scalinata della Chiesa parrocchiale è distribuito il pane benedetto.
Secondo un’usanza praticata da alcuni ancora oggi i contadini portavano nei campi lo stemma inciso sul pane, un rametto di palma benedetta, e un pezzo del carbone del fuoco di Sant’Antonio Abate, tutto questo per scongiurare i pericoli della grandine.
La festa proseguirà secondo usanze paesane promosse dalla Pro Loco e animazione di piazza.