Il Bunker del Soratte è un complesso di bunker situato sul Monte Soratte, una montagna situata nella regione del Lazio, in Italia. Questo sistema di bunker è stato costruito durante la Seconda Guerra Mondiale e doveva servire come quartier generale avanzato per il regime fascista italiano.
Ci troviamo a Sant’Oreste, estrema provincia nord di Roma, nel Bunker nella pancia del Monte Soratte: 4 km di gallerie scavate a partire dal 1937 per volere di Benito Mussolini.
Per chi abita nelle zone limitrofe, il Monte Soratte e il Bunker sono sempre stati oggetto di leggende e di racconti dei propri nonni che parlavano di una montagna piena di oro, il cosiddetto “oro di Mussolini”. E pare anche che qualche avventuriero alla ricerca dell’oro ci sia stato e abbia provato a entrare in questo Bunker.
Le Gallerie del Bunker di Soratte, sono una delle più alte opere di ingegneria militare di tutta Europa, lunghe circa 4 km, scavate a partire dal 1937 e che sarebbero dovute fungere da rifugio antiaereo per i vertici dell’Esercito italiano.
Naturalmente, come per tutti i nascondigli militari, ufficialmente questo luogo non era altro che una fabbrica di armi, in questo caso quelle della Breda.
Utilizzo nazista
Nel settembre 1943, quando la Germania nazista invase il territorio italiano con l’Operazione Achse, queste gallerie furono occupate dalla Wehrmacht precedentemente alloggiata a Frascati, sotto la guida del Feldmaresciallo Albert Kesselring che decise di insediare qui la sede del comando supremo delle forze di occupazione tedesche.
Qui rimasero per circa 10 mesi, potendo trarre vantaggio dal fatto che queste gallerie erano un perfetto rifugio antiaereo.
Ne dettero prova il 12 maggio 1944, quando due stormi di B-17 Flying Fortress partirono da Foggia – Base di Tortorella per abbattere le gallerie e colpire le truppe tedesche che vi si nascondevano. Nonostante il massiccio bombardamento, operato con tecniche particolarmente distruttive e che hanno lasciato segni ben visibili ancora oggi sul Soratte, le gallerie subirono dei danneggiamenti parziali in aree anche vaste ma per lo più prossime agli ingressi esterni, mentre l’intero complesso ipogeo più in profondità ha perfettamente resistito sia a livello strutturale sia impiantistico garantendo la sopravvivenza alla maggior parte dei soldati tedeschi che vi trovarono rifugio.
Curiosità
Prima di abbandonare le gallerie, il Feldmaresciallo Kesselring ordinò di minare ed incendiare la struttura, ma anche in questo caso i danni alle strutture furono relativi.
Una leggenda vuole che all’interno delle gallerie, lo stesso Feldmaresciallo fece nascondere una parte delle casse contenenti i lingotti dell’oro della Banca d’Italia stimata in circa 72 tonnellate ma, nonostante le numerose ricerche da parte di privati e da parte dell’Esercito Italiano, mai se ne trovò traccia.
Dal 1967 fino al 1972 divenne il rifugio anti atomico per il Presidente della Repubblica e per tutto il governo qualora la Guerra Fredda avesse sganciato su Roma un attacco atomico.
Informazioni
Diventato infatti Percorso della Memoria grazie all’associazione Bunker Soratte, oggi è possibile visitarlo grazie al lavoro di guide e volontari e scoprire quanto queste piccole realtà di provincia siano state fondamentali per la storia italiana.
Bunker del Soratte
Orari: controllare direttamente sul sito
Indirizzo: Ingresso al “Percorso della Memoria” su Viale Europa – Sant’Oreste (RM)
Telefono: 3803838102
Mail: prenotazioni@bunkersoratte.it
Web: https://www.bunkersoratte.it
Fonti:
https://memoranea.it/luoghi/lazio-rm-santoreste-bunker-monte-soratte
https://www.bunkersoratte.it