RESTAURO DI AQUAE TAURI
Il sito si trova su un’altura denominata “Poggio della Ficoncella” a circa 4 km. da Civitavecchia. Questo colle di travertino fu generato da fenomeni idrotermali, tuttora attivi, e la presenza di tali sorgenti contraddistinte da acque con proprietà curative, ne comportò la frequentazione sin dall’epoca protostorica ed etrusca. Successivamente, nell’ambito del processo di romanizzazione dell’Italia centrale, fu costituito l’abitato di Aquae Tauri. Nel secondo decennio del V secolo d.C.La capacità attrattiva di questo luogo è espressa anche dalle parole poetiche di Rutilio Namaziano.
Le informazioni ottenute dall’Università di Bologna e dalla Sapienza di Roma, hanno evidenziato una situazione insediativa complessa: oltre alla grande struttura santuariale di 156×100 m. (diffusa nel Lazio in epoca tardo repubblicana), hanno ampliato l’arco cronologico dell’area tra il I-II secolo a.C. e VI secolo d.C. Frequentato per almeno 8 secoli e successivamente oggetto di intense attività estrattive di travertino fino agli inizi del XX secolo. La vocazione del sito, espressa sia nello sfruttamento delle acque termominerali sia nelle cave di travertino, costituisce il filo conduttore della storia millenaria del sito, dalle antiche origini con il santuario delle acque, alla città di Aquae Tauri fino da oggi con le Terme della Ficoncella.
La presenza dell’uomo nell’area archeologica di Aquae Tauri risale molto indietro nel tempo, come testimonia il ritrovamento di un’ascia neolitica in pietra levigata e la presenza di resti etruschi come il sepolcreto nella vicina località Pisciarelli, costituito da una decina di tombe scavate nella roccia. La città romana di Aquae Tauri è nota a partire dalle parole di Plinio il Vecchio che nel 74 d.C. annovera nel suo elenco dei municipia dell’Etruria gli “Aquenses cognomine Taurini”. Il nome del centro abitato derivò forse dal console Tito Statilio Tauro (seconda metà del I secolo a.C.). Inoltre, tramite gli scritti di Rutilio Namaziano (inizi del V sec. d.C.) conosciamo una leggenda sull’origine del nome delle acque “Taurine”: la sorgente calda iniziò a sgorgare quando un toro, ovvero Giove nelle sembianze di un toro, raspando il terreno, la mise in luce (Rut. Nam., De reditu suo, I, 255-263). Sul poggio della Ficoncella è visibile una grande vasca ellittica (rispetto il lato maggiore, segue un orientamento Est-Ovest, con dimensioni esterne pari a 11,92 x 6,75 metri e una profondità, dal pavimento, di 1,5 metri) scoperta per la prima volta nel 1877.
INDIRIZZO
Strada della Ficoncella s.n.c., CIVITAVECCHIA, RM
ORARIO
Sabato: 09:30 – 13:30 / 14:30 – 18:00 (ultimo ingresso 17:00). Note: Turni visita ogni 15 minuti, massimo personale 20
Domenica: 09:30 – 13:30 / 14:30 – 18:00 (ultimo ingresso 17:00). Note: Turni visita ogni 15 minuti, massimo personale 20
NOTE PER LA VISITA
In automobile: – da sud (Roma) percorrendo l’Autostrada A12 (E 80) uscita Civitavecchia Nord; girare a destra con direzione Tolfa (SP 7b) e proseguire per la strada della Ficoncella, arrivo dopo circa 1 km; – da nord (Grosseto) percorrendo la via Aurelia (SS1), imboccare Autostrada A12 (E 80) con direzione Roma uscita Civitavecchia Nord; girare a sinistra con direzione Tolfa (SP 7b,) arrivo dopo circa 1 km.
DURATA VISITA
45 minuti