La storia narra che il Cavaliere arpinate Pompeo Grimaldi donò parte dei suoi averi alla chiesa, affinché questa si occupasse di provvedere alla dote delle ragazze più povere di Arpino: le “fortunate” donzelle venivano scelte proprio nel giorno della festa di Sant’Antonio Abate, il 17 gennaio.
Con il passare del tempo la “Confraternita del Santissimo e della Concezione” modificò tale consuetudine scegliendo di condividere un piatto di polenta calda con i meno abbienti. Questa usanza, dopo oltre 400 anni, si è tramandata fino ai giorni nostri.
Il “pappone” viene preparato in paioli di rame, le cosiddette “cuttrelle”.
Dopo la Santa Messa delle 11:00 il parroco impartisce la benedizione e si procede alla distribuzione della polenta, rigorosamente condita con sugo e pecorino grattugiato.
Un appuntamento che diventa occasione di ritrovo e condivisione per tutta la comunità.