Inaugurerà il prossimo giovedì 19 giugno alle ore 18.30, presso gli spazi espositivi della Società Dante Alighieri, in Piazza di Firenze 27 a Roma, la personale di Federica Zuccheri, “Naturalia et Mirabilia”, a cura di Tiziano M. Todi, con il patrocinio della Regione Lazio, di Roma Capitale e della stessa Società Dante Alighieri.
L’esposizione presenta quindici opere scultoree in bronzo, argento, pietre dure e materiali compositi, articolate in un percorso espositivo pensato in stretta relazione con gli ambienti storici della sede. Le sale della Società diventano così parte attiva della narrazione, accogliendo le sculture in un allestimento studiato per instaurare un dialogo diretto con il luogo.
Il titolo della mostra, Naturalia et Mirabilia, affonda le radici tra Tardo Medioevo, Rinascimento e Barocco, epoche in cui nacquero le Wunderkammer, le camere delle meraviglie dove arte, scienza e mito si intrecciavano in una moltitudine di significati. “Se un tempo si collezionavano oggetti curiosi per affermare un predominio, oggi più che mai” afferma il curatore “c’è chi sceglie di fermarsi e guardare indietro, non per nostalgia, ma per ritrovare identità e bellezza. Le sculture di Zuccheri non si limitano a raccogliere la meraviglia, ma la suscitano: sono visioni stratificate, evocazioni sensuali, composizioni dense di simboli che esplorano il corpo, il desiderio, la trasformazione, con una forza che non cerca compiacimento ma significato“.
Artista dalla poetica potente e personale, Federica Zuccheri dà forma a un immaginario che unisce gesto plastico e materia. Le opere in mostra sembrano emergere da un tempo sospeso, parlano attraverso figure ambigue, mitiche, totemiche. L’esposizione prende vita anche grazie alla collaborazione con la storica Bottega Mortet, eccellenza romana della cesellatura, che ha affiancato l’artista nella realizzazione delle opere. Come sottolineano Dante e Andrea Mortet, “le sculture di Federica hanno una voce. Il nostro compito è ascoltarla e interpretarla con rispetto, dando forma a un pensiero che vive già prima della materia”.
Il catalogo edito da Officine Vittoria e curato da Francesca Borrelli, raccoglie testi critici, materiali iconografici e riflessioni di Federica Zuccheri sull’intero progetto, contribuendo a fissarne il valore culturale e documentario.
Seguirà un cocktail a cura di Villa Cavalletti.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 25 giugno, tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00, ad ingresso gratuito.
Breve bio di Federica Zuccheri
Federica Zuccheri è un’artista italiana la cui ricerca si concentra sulla relazione tra scultura disegno e parola. Federica Zuccheri vive e lavora in Italia. Il suo lavoro nasce da un’immaginazione visiva intima e stratificata: attraverso il disegno dà forma a visioni che evocano mondi sospesi abitati da figure totemiche e presenze silenziose che si concretizzano poi in opere tridimensionali grazie alla collaborazione con artigiani specializzati. Nel 2018 ha presentato la mostra personale Metamorfosi di un sogno presso la Galleria Vittoria di Roma a cura di Tiziana Todi che ha rappresentato un importante momento di sintesi del suo immaginario simbolico. Ha inoltre preso parte a diverse collettive di rilievo tra cui Tarocchi – Palcoscenico dell’Universo progetto espositivo interamente al femminile dedicato alla rilettura contemporanea degli archetipi esoterici e la rassegna Mostri e mostruosità di oggi a Palazzo Orsini di Bomarzo curata da Giorgio Di Genova nel 2017 incentrata sul tema della violenza e delle derive della contemporaneità.Parallelamente alla pratica plastica Zuccheri coltiva da anni un percorso letterario con particolare attenzione alla poesia. Questo dialogo tra parola e immagine è parte integrante del suo processo creativo e si riflette in opere che coniugano delicatezza formale e intensità concettuale.
