Prosegue il ciclo espositivo Otto Chiodi, il progetto curatoriale ideato da Massimiliano Capo, organizzato dall’associazione La festa delle medie e sostenuto dalla Regione Lazio.
Dopo il successo del primo appuntamento dedicato a Maddalena Mauri, ecco il secondo appuntamento: OUMI, che vede protagonisti gli artisti Libero Maggini e Giuseppe Restano, a cura di Jurji Filieri.
L’appuntamento è a Capodimonte sabato 31 maggio, nello spazio espositivo mamo – capodimonte in via Pianora 49, con il vernissage al via dalle 18.30 con dj set e aperitivo a cura del Bar del Porto.
Il titolo OUMI trae ispirazione da un brano di José Saramago, tratto da Oggetti quasi (Einaudi, 1984), in cui l’autore riflette sull’alienazione dell’uomo moderno attraverso la metafora di oggetti, utensili, macchinari e installazioni difettosi. La mostra invita a una riflessione sulla nostra quotidianità e sull’interazione con il mondo che ci circonda.
Gli artisti in mostra sono Libero Maggini e Giuseppe Restano. Libero Maggini è nato a Viareggio nel 1970: scultore, la sua arte fonde tradizione e sperimentazione. Le sue opere, realizzate in bronzo, terracotta e marmo, sono ispirate alla vita quotidiana e caratterizzate da un’espressività intensa e una profonda umanità. Ha esposto in numerose mostre, tra cui la prima edizione di M’Arte a Porcari (2022) e la Lucca Biennale Cartasia (2024).
Giuseppe Restano è nato a Grottaglie (Taranto) nel 1970: artista visivo noto per la sua pittura astratta e l’uso distintivo del colore e della forma, le sue composizioni geometriche vivaci riflettono un approccio moderno e astratto alla pittura. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in tutta Europa, e le sue opere sono state oggetto di articoli su riviste specializzate come Flash Art, Segno, Contemporary e Tema Celeste.
Per informazioni 3351354905.
