Il palazzo Settecentesco che fu residenza del Cavalier d’Arpino si trova all’inizio del centro storico della Città di Arpino.
Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino (1568-1640), pittore originario di Arpino, si trasferì a Roma nel 1582 con la famiglia. Lavorò nella decorazione delle Logge vaticane, sotto la direzione del Pomarancio, e iniziò a farsi notare per la sua creatività. Nel 1583 fu ammesso all’Accademia di San Luca, di cui poi divenne ripetutamente presidente, fino a quando non lo sostituì il Bernini, e presto venne ammesso a realizzare affreschi. Entrò nella corte di Gregorio XIII, il cui figlio Giacomo Boncompagni era divenuto Duca di Aquino e di Arpino. La bottega di Cesari divenne una delle più affermate di Roma: vi entrò nel 1593 anche il Caravaggio.
. La casa conserva affreschi attribuiti da Röttgen alla famiglia del Cav. d’Arpino e decorazioni originali del 1600. Agli inizi del Novecento, per permettere un migliore accesso in città, tutta l’ala esterna dell”edificio venne abbattuta, insieme all’antica porta nord che si apriva nella cinta muraria. Tuttavia, ancora oggi si può osservare lo stretto passaggio, situato al pianterreno del palazzo, che prima costituiva la via d’ingresso ad Arpino. Nel salone centrale si può ammirare un affresco attribuito a Muzio Cesari, figlio di Giuseppe: il Carro di Apollo che, come dio del sole, portava sulla terra la primavera.
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
Il bene è normalmente non visitabile e verrà eccezionalmente aperto ai soci Fai.
LUOGO SOLITAMENTE CHIUSO
Luogo solitamente chiuso al pubblico perché di proprietà privata
ORARIO
Sabato: 09:30 – 12:30 / 15:00 – 17:30
Domenica: 09:30 – 12:30 / 15:00 – 17:30
NOTE PER LA VISITA
INGRESSO DEDICATO AGLI ISCRITTI FAI CON POSSIBILITÀ DI ISCRIVERSI IN LOCO
L’appuntamento per la formazione del gruppo dei soci visitatori avverrà al Desk dei volontari allestito in Piazza Municipio ad Arpino. Si consiglia di arrivare almeno venti minuti prima dell’inizio della visita.