IMPIANTO IDROVORO DI MAZZOCCHIO
Le idrovore di Mazzocchio nel Lazio rivestono una enorme importanza per il territorio. Infatti, buona parte della pianura pontina si trova al livello del mare o al di sotto di esso (per es. Pontinia è due metri sotto il livello del mare) e, ovviamente, in assenza di questi impianti i terreni circostanti sarebbero costantemente allagati, diventando paludosi, così come lo erano prima degli anni trenta.
L’impianto di Mazzocchio è il più importante dell’agro pontino e il più grande d’Europa, proteggendo dagli allagamenti una superficie di circa 10.000 ettari. L’impianto fu realizzato il 20/07/1934 su progetto dell’ing. Leone Terzi e venne inaugurato il 19/12/1934. Durante il secondo conflitto mondiale, le truppe tedesche portarono via i sette motori, in modo da ostacolare, con l’allagamento dei terreni circostanti, l’ingresso degli alleati. Sei dei sette furono ritrovati, nel 1948, sul Brennero e furono prontamente reinstallati.
L’impianto di Mazzocchio è uno dei più grandi d’Europa e il più importante dell’Agro pontino, proteggendo dagli allagamenti una superficie di circa 10.000 ettari. L’impianto fu realizzato il 20/07/1934 su progetto dell’ing. Leone Terzi e venne inaugurato il 19/12/1934. Durante il secondo conflitto mondiale, le truppe tedesche portarono via i sette motori, in modo da ostacolare, con l’allagamento dei terreni circostanti, l’ingresso degli alleati. Sei dei sette furono ritrovati, nel 1948, sul Brennero e furono prontamente reinstallati.
Indirizzo: Via migliara 52 sx, 2648, PONTINIA, LT
Orario:
Sabato: 10:00 – 13:00 / 14:30 – 17:30 (ultimo ingresso 17:00)
Domenica: 10:00 – 13:00 / 14:30 – 17:30 (ultimo ingresso 17:00)
MAP – MUSEO DELL’AGRO PONTINO
Il MAP, Museo dell’Agro Pontino, a Pontinia presso piazza J.F. Kennedy, è collocato dentro la struttura dell’ex mercato coperto. Da esso partono percorsi verso la zona centrale della città ed è dotato, sia nel piazzale davanti che dietro, di ampi spazi utilizzati durante gli eventi culturali. Il Museo viene inaugurato nel 2011, mentre dal 2015 acquisisce la restaurata ex-torre idrica sita in piazza Roma. Oggi il Museo è chiuso.
Nel 1986 si ha l’idea di creare a Pontinia un Museo dedicato alla malaria perché, riordinando l’archivio comunale e quello sanitario, vennero scoperti svariati documenti del Comitato antimalarico di Littoria: tavole disegnate a mano, confezioni di medicinali, opuscoli informativi. L’inaugurazione si ha il 19 dicembre del 1993 coincidendo con il cinquantanovesimo anniversario della fondazione di Pontinia. Il tema della malaria è visto da più punti di vista: da quello sanitario a quello ambientale. Nel 2011 è inaugurato il MAP: è mantenuta l’attenzione sull’ambiente rurale. Ci sono attrezzi agricoli, foto e testimonianze della vita dei coloni del tempo, pionieri nella lotta contro la malaria e nel faticoso impegno per la bonifica.
Dal punto di vista architettonico, l’esterno presenta una struttura semplice con moduli geometrici realizzati con travertino bianco. Il corpo centrale ha copertura curvilinea e un portale d’accesso in ferro e vetro. Di lato ci sono portici con pilastri e grandi aperture finestrate. La semplicità è funzionale all’ideologia del tempo: ‘ruralesimo’ contro urbanesimo. Anche gli spazi interni ripropongono toni chiari e l’ambiente è molto luminoso. Il Museo non è grande. Oggi i suoi spazi sono utilizzati per eventi culturali.
Indirizzo: Piazza J.F. Kennedy, PONTINIA, LT
Orario:
Sabato: 10:00 – 13:00 / 14:30 – 17:30 (ultimo ingresso 17:00)
Domenica: 10:00 – 13:00 / 14:30 – 17:30 (ultimo ingresso 17:00)
PALAZZO COMUNALE DI PONTINIA
Pontinia è una delle cinque “città di fondazione” realizzate dal regime fascista nell’Agro pontino e romano. È la terza città a nascere in ordine cronologico dopo Latina e Sabaudia.Sorse su progetto dell’ingegnere Alfredo Pappalardo, con la consulenza artistica di Oriolo Frezzotti, e venne concepita come centro di servizi per i coloni delle campagne circostanti. Pontinia è letteralmente la città sull’acqua.
Sorse su progetto dell’ingegnere Alfredo Pappalardo, con la consulenza artistica di Oriolo Frezzotti, e venne concepita come centro di servizi per i coloni delle campagne circostanti. Il progetto originario prevedeva una città a pianta ortogonale che ruotava intorno a due grandi piazze. Risalgono a questo periodo il Palazzo Comunale, la chiesa di Sant’Anna, la casa del Fascio (ora casa della cultura), la scuola, l’ufficio postale, il cinema-teatro, la torre dell’acquedotto. Il palazzo non ha mai subito modifiche.
L’edificio presenta le caratteristiche salienti dell’architettura razionalista rurale; forme squadrate, volumi in opposizione, contrasto di colori dato dall’uso si diverso materiale quali laterizio e travertino. Spicca inoltre la maestosa torre civica recante in cima una frase di Mussolini. Tra le caratteristiche architettoniche dell’edificio è da notare la frase di Mussolini che fa da cornice all’estremità della torre centrale che recita: “E’ l’aratro che traccia il solco, ma è la spada che lo difende. Entrambi fatti di acciaio temprato, come la fede dei nostri cuori”
Indirizzo: Piazza Indipendenza, PONTINIA, LT
Orario:
Sabato: 10:00 – 13:00 / 14:30 – 17:30 (ultimo ingresso 17:00)
Domenica: 10:00 – 13:00 / 14:30 – 17:30 (ultimo ingresso 17:00)
TORRE IDRICA
Collocata non lontano dal fiume Sisto, l’Ex-Torre Idrica di Pontinia si trova a piazza Roma, poco distante dal centro della città. Dopo un periodo di inattività, dal 2015 è diventata spazio espositivo collegato con il MAP (Museo Agro Pontino). La sua posizione isolata la rende visibile da lontano, mentre l’aspetto monumentale si concilia con quello delle altre due torri presenti a Pontinia: la torre del Comune e il campanile della Chiesa, simboleggiando dunque l’unione del potere politico fascista con la Chiesa e il Comune.
L’origine del Bene si ha nel 1934 quando l’ing. Alfredo Pappalardo lo progetta con la consulenza artistica di Oriolo Frezzotti. Seguiranno negli anni restauri condotti dall’arch. Luigi Caponera, dall’ing. Andrea Mantuano e dall’arch. Massimo Piero Cerasoli. Oggi, dopo la cessata attività dell’acquedotto negli anni ’70, si è avuta una riqualificazione del Bene, diventato spazio espositivo per eventi culturali coordinato dal MAP, presente a Pontinia.
L’ex-Torre idrica (un parallelepipedo alto 28,50 mt) all’esterno si impone allo sguardo dello spettatore con un disegno geometrico essenziale e dinamico fatto di linee con alternanza del colore bianco del travertino e rosso dei mattoni. La monumentalità è tipica delle architetture delle città di Fondazione. La facciata ha tre nicchie le cui ombre fanno pensare a tre fasci littori. Alla base vi è una vasca con acqua. Nel complesso la struttura esterna ha un fascino ‘metafisico’, ma è l’interno ad essere molto interessante. Il restauro del 2008-2009 ha creato un sistema di trattamento termico degli interni per mezzo di una pompa geotermica (servendosi di acqua di falda, non di aria). All’interno ciò che colpisce subito, oltre all’altezza, è il pavimento in acciaio con grigliato keller, funzionale per lasciar vedere le tubature originali sottostanti in colorazione blu. Il livello dell’acqua nella vasca (che si trova a 22 mt di altezza) è indicato dai numeri visibili sulle pareti della torre. Dai pilastri in cemento del piano terra si slanciano travi strutturali che segnano trame sospese molto suggestive. Si è pensato a una destinazione futura della vasca: realizzarvi una sala cinematografica per 16 persone! Degno di nota è anche il terrazzo panoramico.
Indirizzo: Piazza Roma, PONTINIA, LT
Orario:
Sabato: 10:00 – 13:00 / 14:30 – 17:30 (ultimo ingresso 17:00)
Domenica: 10:00 – 13:00 / 14:30 – 17:30 (ultimo ingresso 17:00)