Un itinerario romantico e molto suggestivo nella stagione invernale, dedicato a due splendide testimonianze di fortificazioni medievali, realizzate a protezione di un territorio di confine e attraversato dalla via Francigena: il Castello Cecchini Bisoni di Proceno e il Castello di Torre Alfina. L’altopiano dell’Alfina conserva il ricordo del nome derivante dal latino “Ad Fines” nell’attuale denominazione.
Domenica 19 febbraio il nostro viaggio inizia dal piccolo borgo di Proceno sulla via Francigena, il più importante percorso per i collegamenti tra il Nord Europa e Roma. Affacciato sulla Valle del Paglia presso il confine con la Toscana, Proceno incanta sin da lontano il viaggiatore con il suo fiabesco profilo dominato dal Castello Cecchini Bisoni, una delle dimore storiche meglio conservate della Tuscia. Il Castello rappresenta un gioiello di architettura difensiva medievale, mantenuto con grande amore dai proprietari Cecilia e Giovanni, che ci attenderanno per un caffè e per accompagnarci nella visita della loro dimora composta da un elegante palazzo padronale e dall’affascinante struttura medievale, un raro esempio di rocca con torre, mura di cinta e ponte levatoio uno dei 19 ancora funzionanti in Italia.
Dopo la piacevole tappa con Cecilia e Giovanni, lasceremo il Castello di Proceno e ci sposteremo a Torre Alfina.
Sfuggono del tutto le circostanze delle origini del castello di Torre Alfina, ma la posizione strategica a guardia di vie di comunicazione, ne indica la funzione difensiva in un sistema facente capo a Orvieto. Una cronaca del ‘500 fa risalire la fondazione della prima torre detta “del Cassero” al VIII secolo, ma le prime testimonianze documentarie compaiono nel Duecento. La storia del castello e del borgo si intreccia con quella dei Monaldeschi della Cervara. Proprio a Sforza Monaldeschi della Cervara, famoso uomo d’armi, si deve l’iniziativa di trasformare l’antica struttura fortificata in elegante residenza di campagna sul modello rinascimentale.
La nobile famiglia orvietana ne conserva la proprietà fino alla metà del XVII secolo, quando per via ereditaria passò alla famiglia Bourbon del Monte che a fine ‘800 lo vende al banchiere di Anversa Edoardo Cahen, il quale attuò una trasformazione in stile neogotico, secondo la moda del tempo.
Ai piedi del castello si trova il borgo di Torre Alfina, sorto nei secoli intorno alla primitiva torre di guardia e nominato dal 2007 uno dei borghi più belli d’Italia con le sue viuzze e case in pietra crea un’atmosfera d’altri tempi. Tutto intorno al borgo di Torre Alfina e al suo castello regna naturalmente il Bosco del Sasseto, una foresta mista di latifoglie secolari, la quale deve il nome ad un singolare substrato geologico formato da un accumulo di blocchi di roccia lavica ai piedi della rupe su cui sorge il castello.
ESCURSIONE A CURA DI: Anna Rita Properzi, guida turistica abilitata dalla Regione Lazio e guida ambientale escursionistica iscritta nel Registro Italiano AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) con polizza assicurativa RCT attiva.
PRENOTAZIONI E INFO: tramite il sito www.annaritaproperzi.it oppure tramite whatsapp 333 4912669, canale telegram https://t.me/lepasseggiatediannarita, o mail annaritaproperzi@gmail.com
APPUNTAMENTO: domenica 19 febbraio, ore 9.30 a Proceno, con parcheggio in Via Porta Fiorentina, (alle spalle del Castello); – h. 11.00 circa partenza con le auto per il borgo di Torre Alfina, con parcheggio in Via Gaetano Donizetti. Ai partecipanti verrà inviata a posizione google del primo luogo di incontro.
DURATA DELLA VISITA dalle 9.30 alle 13 circa
COSTO VISITA 10 € Gratuito per i bambini fino a 12 anni;
QUOTA INGRESSI 10€ che comprende ingressi per i due castelli.
Per chi vorrà godere ancora della sua atmosfera incantata dei borghi e del paesaggio dell’Alfina, potrà fermarsi per una gustosa tappa enogastronomia in relax.