Roviano si conferma borgo di riferimento per la musica popolare del Lazio.
Prende quota la seconda edizione dello ZOE FEST, il festival di musica popolare curato e diretto dalla direzione scientifica del Museo della Civiltà Contadina “Valle dell’Aniene”.
Il programma intende valorizzare le tradizioni musicali dell’area laziale, in un confronto con le musiche popolari di altri territori. Oltre alla musica dal vivo (con ben sette concerti!), sono in programma seminari didattici e creativi sulla musica tradizionale e la partecipazione di personalità del mondo dell’etnomusicologia, di costruttori di strumenti popolari e la presentazione di opere librarie sul tema.
Il festival, nella sua dimensione interculturale e intergenerazionale, propone un format che possa sviluppare occasioni di incontro per diverse fasce di pubblico, appassionati, giovani e meno giovani, promuovendo un dialogo tra passato e presente, miscelando i saperi tradizionali con linguaggi artistici contemporanei.
La partecipazione ai concerti, ai laboratori e a tutti gli incontri è assolutamente gratuita Si parte giovedì 10 luglio, nella suggestiva cornice del Castello Brancaccio, con la presentazione del Festival e poi il concerto della cantante Lavinia Mancusi (voce, chitarra, percussioni), accompagnata dal fisarmonicista Mauro Menegazzi. Il giorno seguente (11) sarà dato spazio alla musica tradizionale del frusinate (presentazione del volume curato dall’etnomusicologa Giuseppina Colicci “Suoni e storie ai piedi dei monti Ernici”, con esemplificazioni musicali eseguite all’organetto, tamburo, chitarra e strumenti della tradizione pastorale) e della Sabina (con la presenza di suonatori di “ciaramelle”, la tipica zampogna dell’Alta Sabina).
Il 12, nella mattinata, si terrà il laboratorio di costruzione di strumenti della tradizione popolare del Lazio meridionale, in cui sarà possibile creare un proprio oggetto sonoro, mentre nel pomeriggio sarà avviato il laboratorio di tamburello tenuto da Mattia dell’Uomo, in cui potrà essere acquisita la tecnica base per accompagnare i repertori da ballo laziali. In serata, presso il Parco Montano, si terrà un aperitivo musicale con David Sarnelli (fisarmonica) e Vladimiro Cantaluppi (violino e bulgarì cretese) in cui potremo apprezzare le melodie della tradizione musicale artigiana “dagli Appennini al Mar Egeo”.
Il 19 luglio, in serata, nella Piazza principale del paese, sarà la volta de I Trillanti, gruppo di Alatri, noto sia in Italia, sia al di fuori dei confini nazionali.
Nel pomeriggio del 27 sarà presentato il volume “Il Centro di Documentazione Valle dell’Aniene” (curato da Emiliano Migliorini), a cui seguirà la presentazione del lavoro di ricostruzione della zampogna rovianese effettuato da Alessandro Mazziotti. La zampogna ricostruita sarà consegnata e troverà sistemazione a settembre negli spazi espositivi del Museo della Civiltà Contadina.
In serata grande spettacolo di musica e balli al Castello Brancaccio con i Bagarija Orkestra (che fonde suoni e ritmi balcanici, mediterranei e partenopei) e con il DJ set dell’artista Sergio Di Leo, una performance di grande impatto, che fonde suoni e ritmi di diverse tradizioni, che mescola i suoni della programmazione con esecuzioni dal vivo.
Il festival riprenderà poi a settembre, il 19, con la presentazione del volume “Riprendiamoci la musica! Dal folk alla world music: il percorso artistico del Canzoniere del Lazio” con la presenza dell’autore Gerardo Casiello, e, il 20, con lo spettacolo musicale “So’ nata fortunata” con Susanna Buffa (voce, chitarra, autoharp), Valentina Ferraiuolo, (voce, percussioni), Domenico De Luca (chitarre).
