«Un temibile esemplare di tartaruga azzannatrice (Chelydra serpentina) è stato recuperato a Stimigliano lungo l’argine del Tevere, dai Forestali del Servizio Cites Centrale di Roma e del Comando Stazione di Poggio Mirteto». Lo segnala il Corpo forestale dello Stato in una nota. L’esemplare è stato consegnato dalla Forestale a un centro di recupero di Roma, specializzato nella gestione di animali pericolosi.
La tartaruga azzannatrice, che trae il nome dalle sue abitudini alimentari e dalla sua proverbiale voracità, è molto diffusa nel continente americano. Il becco a rostro e la forza del morso, spiega la Forestale, oltre al fulmineo scatto nell’attacco, la rendono un animale estremamente pericoloso, specialmente se manipolato da persone non esperte. Per non parlare del grave danno che la presenza di esemplari appartenenti a questa specie potrebbe arrecare al nostro ecosistema.
«In questo come in altri casi – si legge infine – si ipotizza che gli animali siano stati acquistati illegalmente, probabilmente anche all’estero, da incauti acquirenti non consapevoli della pericolosità e dell’aggressività degli animali, successivamente abbandonati in quanto non più gestibili».