Mattia Zaccagni è l’attaccante esterno, classe 1995, che ha dato l’illusione all’Italia intera di poter svoltare l’Europeo. Il gol contro la Croazia al fotofinish è stato senza dubbio quello di maggior importanza nella carriera dell’attaccante biancoceleste. I pronostici e le quotazioni scommesse degli Europei avevano dato buone chance agli Azzurri di passaggio del turno e approdo agli ottavi, ma – passati in svantaggio – le speranza di agguantare la parità si erano fatte via via irrisorie. La rete con il tiro a giro di Zaccagni ha letteralmente riscritto una pagina di storia della nostra Nazionale. Il passaggio agli ottavi di finale è stato così certificato proprio ai danni dei croati, eliminati dalla competizione.
L’approdo alla fase ad eliminazione diretta degli Europei di Germania è arrivato al termine di un girone che può definirsi fallimentare. La formazione guidata dal CT Luciano Spalletti non ha mai brillato, spenta sul piano del gioco e rallentata nei movimenti, con una condizione fisica molto lontana da altre compagini in corsa. Il campanello d’allarme più serio si era già visto in occasione del match con la Spagna, che si è dimostrata ampiamente superiore agli Azzurri per tutti i 90 minuti di gioco.
L’esito della sfida con la Croazia aveva però dato l’illusione di una svolta nel gruppo italiano, credenza che si è dissolta già dopo i primi 45 minuti contro la Svizzera. L’Italia è arrivata al tiro una sola volta in tutto il match, ma nel complesso sono state le azioni offensive a latitare. A dir la verità, l’inizio dell’Italia era stato da incubo: l’esordio con l’Albania è stato macchiato dall’errore di Dimarco che, su rimessa laterale, ha di fatto fornito l’occasione ai biancorossi di andare in gol dopo una manciata di secondi. In quel frangente gli Azzurri sono stati abili a ricompattarsi e infine a rimontare, ma i primi campanelli d’allarme legati alla fase difensiva sono scattati.
Zaccagni è stato l’unico elemento della Lazio ad essere convocato in nazionale, sebbene la sua annata con i biancocelesti sia stata tutt’altro che esaltante. L’attaccante esterno non è mai partito titolare con Spalletti: è rimasto in panchina nella sfida contro l’Albania, è subentrato nel secondo tempo con Spagna (circa 25 minuti totali), Croazia (9 minuti) e Svizzera (45 minuti).
Nella Lazio è stato posizionato sempre come esterno d’attacco, a sinistra, ma con i croati è sceso in campo come esterno di centrocampo, sempre a sinistra. Con la maglia dei biancocelesti ha conquistato 28 gettoni in Serie A nella stagione 2023/2024, con 6 gol complessivi e 2 assist. Un ruolino di marcia inferiore a quello dell’anno precedente, con le reti arrivate in doppia cifra (10) e 7 assist all’attivo. II calo di rendimento ha però riguardato tutto il club, che ha vissuto un’annata turbolenta con le dimissioni di Maurizio Sarri, l’arrivo di Igor Tudor e le conseguenti dimissioni a fine campionato. Il gol con la maglia azzurra è stato senza dubbio il più importante per l’esterno offensivo biancoceleste, approdato alla Lazio nella stagione 2021/2022. In precedenza, gran parte della sua carriera è stata al Verona, con cui ha siglato 146 presenze complessive.
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