Dal 1° dicembre arriva il “rimborso” sugli acquisti per chi usa la moneta elettronica. L’obiettivo dichiarato dell’esecutivo è contrastare, teoricamente, l’evasione e agevolare la transizione verso i sistemi di pagamento tracciabili.
Lo Stato si impegna a restituire il 10% della spesa effettuata nel caso si raggiungano €3.000,00 di soglia (che dovrebbe essere anche il massimale di spesa) che equivarrebbe ad €300,00 di restituzioni nell’arco di un anno.
Stando a quanto anticipato, daranno diritto al cashback solo i pagamenti disposti nei negozi fisici. Le transazioni effettuate su Amazon o altri siti di e-commerce non verrranno conteggiate come valide.
Un altro paletto è costituito dal numero di transazioni che dovranno essere almeno 50 ogni sei mesi per avere diritto al bonus.
Il rimborso massimo è fissato ad €300,00, con una spesa quindi di massimo €3.000,00. I fondi stanziati raggiungono i 3miliardi di euro, nel caso in cui avanzassero si procederà con un aumento della soglia.
Il super cashback da 3mila euro
Ci sarà anche un “super cashback” ovvero un premio da 3000 euro ai primi 100mila italiani che useranno maggiormente la moneta elettronica. Attenzione anche qui però, non conteranno i soldi spesi ma il numero di operazioni. Per intenderci comprare 1 caffè d’acqua equivarrà all’acquisto di un computer.