CLAUDIA CAMPAGNOLA in
FLORA E LI MARITI SUA
di Toni Fornari
liberamente ispirato al romanzo di Jorge Amado “Dona Flor e i suoi due mariti”
Regia NORMA MARTELLI
Musiche di Stefano Fresi eseguite dal vivo da Flavio Cangialosi
Con il patrocinio dell’Ambasciata del Brasile
TEATRO PETROLINI
Dal 9 al 12 e dal 16 al 19 OTTOBRE
Grande prova d’attrice per Claudia Campagnola, protagonista della commedia Flora e li mariti sua, scritta da Toni Fornari e ispirata al romanzo passionale “Dona Flor e i suoi due mariti” di Jorge Amado, diretta da Norma Martelli. Le musiche sono composte da Stefano Fresi ed eseguite dal vivo da Flavio Cangialosi.
Un adattamento ambientato nella Roma trasteverina dei primi del Novecento. Flora, vedova del suo amato e “scellerato” marito Nino, dopo un periodo di lutto si risposa con il dottor Teodoro, un pacifico e bonario farmacista, uomo istruito e soprattutto “co ‘na bona posizione”, come notava la madre di Flora.
Dopo un periodo di “normale” vita coniugale Flora è però assalita da una strana sensazione di disagio della quale non riesce a darsi una spiegazione. Sarà una zingara a farle capire la ragione del suo malessere: con uno strano sortilegio libera lo spirito del lussurioso marito Nino, che appare a Flora completamente nudo, mentre lei sta facendo l’amore con il dottore. In quel preciso istante Flora capisce che quella sensazione strana era dovuta alla voglia di rivedere Nino. Da quel momento però Flora si troverà alle prese con i suoi due mariti!
La poesia “Nostalgia notturna” è di Lavinia Antonietti. Le musiche, proposte dal vivo, sono state composte da Stefano Fresi che ha sottolineato: “Ho deciso di fare le musiche per “Flora e li mariti sua” perché conosco il romanzo carico di quelle atmosfere magiche del Brasile di Jorge Amado, ricche di amore e passione, e mi è piaciuto come Toni Fornari le abbia tradotte e restituite trasportandole in una Roma di inizio secolo, la Roma di Trilussa e di Pascarella, tanto care all’autore e anche a me. La serenata romana è l’espressione che rappresenta di più la passione e l’amore della Roma di quel tempo, e quindi non poteva mancare, ed è anzi il pezzo musicale più rappresentativo della colonna sonora dell’opera”.
Sottolinea Claudia Campagnola: “Ho scelto di allestire lo spettacolo al Teatro Petrolini perché questo rappresenta un teatro che, da sempre, omaggia la romanità. È stato fondato dal musicista – e oggi direttore artistico – Paolo Gatti e dall’attore Fiorenzo Fiorentini, intenso interprete del teatro dialettale romano del quale diviene uno dei più apprezzati esponenti”.
