Sabato 15 e domenica 16 maggio 2021 tornano le Giornate Fai di primavera organizzate dal Fondo ambientale italiano, giunte alla 29° edizione.
Paese di Civita di Bagnoregio
Il Paese di Bagnoregio si trova nella provincia di Viterbo, a km. 28 dal Capoluogo, nel territorio tra Orvieto e Bolsena. Visitare il territorio di Bagnoregio e l’area circostante, nota come Valle dei Calanchi, è una esperienza tra le più entusiasmanti che è possibile fare nel Centro Italia. Siamo davanti a un qualcosa di unico al mondo, con caratteri specifici che raccontano una storia di resilienza in un discorso che dà voce ai segni del passaggio di diverse civiltà: dagli etruschi, ai longobardi, attraversando le varie fasi del periodo romano e il Medioevo e il Rinascimento. Un unicum che è stato definito come ‘Il Paesaggio Culturale di Civita di Bagnoregio’, esempio di bellezza e bene ritenuto meritevole di aspirare al riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità. L’Italia ha scelto di farne la sua candidatura per il 2021.
Bagnoregio, divenuta famosa perché diede i natali al dottore Serafino San Bonaventura, sorge tra Orvieto e Bolsena, ai confini della regione Lazio. La città neolitica fu dimora della civiltà Etrusca e Romana che le diedero lustro e notorietà. Reperti sembrano attestare che i primi insediamenti risalgano addirittura ad un’età pre – etrusca. Venne saccheggiata in passato più volte dai Visigoti, dai Goti, dai Longobardi e dai Bizantini. Nel 600 d.c. fu già sede Vescovile. Il violento terremoto del 1965 arrecò numerosi danni al piccolo agglomerato, che tuttora porta i segni di quella devastante tragedia. Carlo Magno, a seguito della creazione del Sacro Romano Impero, la consegnò allo Stato Pontificio, mentre intorno all’anno mille il governo passò nelle mani della famiglia Monaldeschi.
La maggiore attrazione di Bagnoregio è la sua Civita, denominata dallo scrittore Bonaventura Tecchi “La città che muore”, a causa della sua collocazione, l’antico borgo sorge, infatti, su un terreno molto precario. Situata su una platea tufacea, rischia il crollo perché i vasti banchi d’argilla che la sorreggono sono soggetti a continua erosione. Essendo posta su un colle di interessanti dimensioni, offre di sé un aspetto incomparabile, levando il fiato ai turisti che dalla strada cominciano a scorgere la sua rara maestosità. In occasione delle GFP 2021 sarà possibile visitare, nel paese di Bagnoregio, la Cattedrale ed il palazzo vescovile, il palazzo De Minicis oggi Cagiano de Azevedo ed il palazzo Techi con la biblioteca dello scrittore Bonaventura Tecchi, chiusa normalmente al pubblico
NOTE PRENOTAZIONE
Tutti gli iscritti FAI che esibiranno la tessera all’ingresso di Civita di Bagnoregio potranno visitarla gratuitamente.
Contributo suggerito a partire da: € 3,00
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
nelle Giornate Fai di Primavera sarà possibile visitare, nel Paese di Bagnoregio: -la cattedrale dedicata ai Santi Nicola, Donato e Bonaventura, è nata sulle ceneri di una chiesa antichissima, secondo alcuni storici, sembra addirittura risalga al 440, ed in passato dedicata alla Madonna della Neve. All’interno della Cattedrale è gelosamente custodita una Bibbia in pergamena del XII secolo, probabilmente appartenuta a San Bonaventura. -il Palazzo vescovile, risalente al 1500, splendidamente affrescato. -il Palazzo privato De Dominicis oggi proprietà della famiglia Cagiano de Azevedo. – Il Palazzo Tecchi, proprietà della famiglia dello scrittore Bonaventura Tecchi che racchiude la preziosa biblioteca del professore, visitabile soltanto agli iscritti FAI N.B: Indipendentemente dalle Giornate FAI in programma, i visitatori che lo desiderano potranno visitare La Civita di Bagnoregio dove l’accesso è regolamentato dal Comune il quale richiederà un biglietto di ingresso per accedere.
ORARIO
- Sabato: 10:00 – 17:00
Note: Ogni 30 minuti – 10 pax - Domenica: 10:00 – 17:00
Note: Ogni 30 minuti – 10 pax