Sabato 15 e domenica 16 maggio 2021 tornano le Giornate Fai di primavera organizzate dal Fondo ambientale italiano, giunte alla 29° edizione.
Camminamento delle mura castellane
Notizie certe dell’antica cittadella risalgono al XIII secolo, quando Bassiano passò dalla famiglia degli Annibaldi ai principi Caetani. Furono questi a donare a Bassiano quello che oggi è uno dei suoi monumenti più singolari: la cinta muraria, costruita tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo.
Le maestose mura castellane, fatte costruire dai Caetani nel XIII secolo, costituiscono la struttura a spirale del paese, una serie di scalette crea un gioco tra i vicoli e passaggi nascosti che culminano verso la collina. Il borgo medioevale è costruito da antiche case chiamate “Case Torri” interrotte da una serie di affascinanti vicoli.
Nove torri, due cinte murarie e tre porte di accesso alla città, che segnalano lo snodarsi a spirale delle costruzioni medioevali tra le quali spiccano gli edifici storici del centro, costruiti a cavallo tra il Medioevo e il Rinascimento.
Durante l’apertura sarà possibile percorrere il perimetro delle mura; partendo da piazza Matteotti si proseguirà seguendo lo snodo delle mura, costeggiando i nove torrioni di guardia in cui, grazie ad un progetto di valorizzazione delle stesse, trovano alloggio altrettante botteghe artigiane. Si potranno notare le feritoie e i punti più panoramici, da alcuni dei quali si può vedere tutta la pianura pontina.
Biblioteca Aldo Manuzio
La biblioteca ingloba un torrione delle mura difensive dell’antico borgo medievale, parte della Comunità Montana dei Monti Lepini.
La nuova sede della Biblioteca Comunale Aldo Manuzio nasce dal progetto di rigenerazione di un’area attorno alle antiche mura castellane del paese, realizzate dalla famiglia Caetani tra il XlII e il XIV secolo, tanto che un torrione della cinta muraria è inglobato nella sala centrale. La riprogettazione dello spazio permette di ospitare una sala centrale al piano inferiore e due sale lettura ai piani superiori e nasce con l’intento di donare a Bassiano un luogo destinato alla cultura.
La nuova sede della Biblioteca Comunale Aldo Manuzio nasce dal progetto di rigenerazione di un’area attorno alle antiche mura castellane del paese, realizzate dalla famiglia Caetani tra il XlII e il XIV secolo, tanto che un torrione della cinta muraria è inglobato nella sala centrale. La riprogettazione dello spazio permette di ospitare una sala centrale al piano inferiore e due sale lettura ai piani superiori e nasce con l’intento di donare a Bassiano un luogo destinato alla cultura. Gli interni sono dominati dalla materia preesistente in cui le strutture in ferro zincato e legno accolgono e arredano senza occultare il godimento di questa spazialità unica nel suo genere. La Devoto si è occupata di realizzare elementi strutturali quali ballatoi e scala e tutti gli arredi tra cui: reception, ludoteca, spazi di studio (tavoli e scaffalature), infine gli spazi di archivio del Fondo Storico.
L’apertura del bene prevede la possibilità di avere un doppio ingresso, uno dalla sala centrale al piano terra, un altro dalla sala all’ultimo piano che porta al camminamento delle antiche mura. Si farà notare ai visitatori la volontà di mantenere il torrione d’avvistamento all’interno della sala centrale e alcuni dei preziosi libri di Aldo Manuzio. Saranno esposti antichi testi editi da Aldo Manuzio ed anche pubblicazioni sulla figura dell’umanista.
Chiesa di San Nicola di Bari
il bene si trova in un borgo medievale facente parte della Comunità Montana dei Monti Lepini.
La chiesa di S.Nicola, risalente all’epoca romanico-gotica (XII-XIII sec.), ha subìto nel corso dei secoli sostanziali modifiche essendo stata parzialmente distrutta nel corso della II guerra mondiale ed appare oggi, nella sua struttura, completamente asimmetrica. L’interno della chiesa – quasi interamente affrescato – è costituito da una navata centrale, da una piccola navata laterale sinistra, e da un transetto con una cappellina dedicata a San Marco. L’acquasantiera sulla destra della porta d’ingresso ha per base un capitello rovesciato di stile gotico-cistercense e di scuola fossanoviana del ‘200. Sulla parete destra si scorgono due affreschi raffiguranti l’uno San Sebastiano e l’altro una crocifissione. Nella navatella sinistra è una grande tela di Domenico Fiorentini raffigurante la circoncisione di Gesù, del 1784 firmata e datata dall’artista nell’angolo inferiore a sinistra; poco più avanti si trovano altri affreschi raffiguranti una donna colpita dalla peste, Erode e Salomè e una Madonna con bambino che indossano accessori in corallo, a testimonianza delle credenze popolari apotropaiche appartenute alla popolazione locale. La navata sinistra è separata dall’altare da un arco a sesto acuto su cui persistono alcuni affreschi raffiguranti scene del nuovo testamento. Di particolare interesse l’ambone in pietra appoggiato ad un muro di sostegno e sostenuto da una colonna con base ornata (probabilmente un capitello rovesciato); poco più avanti, in una nicchia, è possibile ammirare la copia di un quadro del Siciolante raffigurante l’immagine del SS Salvatore, il cui originale viene portato in processione il 14 agosto.
La chiesa di S.Nicola, risalente all’epoca romanico-gotica (XII-XIII sec.), ha subìto nel corso dei secoli sostanziali modifiche essendo stata parzialmente distrutta nel corso della II guerra mondiale ed appare oggi, nella sua struttura, completamente asimmetrica. L’interno della chiesa – quasi interamente affrescato – è costituito da una navata centrale, da una piccola navata laterale sinistra, e da un transetto con una cappellina dedicata a San Marco. L’acquasantiera sulla destra della porta d’ingresso ha per base un capitello rovesciato di stile gotico-cistercense e di scuola fossanoviana del ‘200.
L’itinerario inizia all’esterno della chiesa, illustrando l’arco immediatamente accanto; una volta all’interno verrà descritta la navata centrale, in cui ammirare anche la copia del quadro di Siciolante, fino a giungere al transetto finale. Dopo aver ammirato gli affreschi rimanenti si passa alla navata sinistra, con la descrizione degli affreschi e dei quadri.
Chiesa di Sant’ Erasmo
Il bene si trova in un borgo medievale facente parte della Comunità Montana dei Monti Lepini
La struttura esterna ricalca le linee dell’architettura classica, presentando una facciata piana con un piccolo rosone in alto. L’interno è diviso in tre navate, di cui la centrale è larga il doppio delle navate laterali; dietro l’altare maggiore è presente una abside semicircolare dove è collocato il coro ligneo di notevole fattura, datato 1852 ed opera dell’ebanista Frattini. Al di sopra del coro campeggia una grande tela cuspidata del 1599 raffigurante l’Ascensione di Gesù, opera del pittore fiammingo Frans Van de Casteele, detto il Castello, già attivo a Sermoneta dove lavorò per i Caetani nella chiesa di San Michele. La scena è divisa in due parti, una superiore ed una inferiore, ovvero il cielo e la terra. Nella cuspide triangolare, in alto, si trovano il Padre e la Colomba dello Spirito Santo. Nella parte sottostante si vede l’ascesa in cielo di Gesù attorniato da Santi e Beati; tra le varie figure possiamo riconoscere i Santi Francesco ed Erasmo, la Madonna e San Giovanni Evangelista. Numerosi sono i dipinti, affreschi e tele, conservati all’interno della chiesa; tra questi compare anche l’unica immagine di San Bassiano, parte di un dipinto di maggiori dimensioni. In una nicchia laterale si trova la statua lignea di S.Erasmo – martire siriano originario di Antiochia (III-IV sec.) o santo regionale (Formia) – mentre il busto reliquario del Santo è depositato nella sagrestia. Nella chiesa è presente anche un fonte battesimale, il cui catino è sorretto da un leone portante, scolpito nel xii secolo; di particolare interesse è il cinquecentesco tabernacolo per l’olio degli infermi, in marmo murato sulla parete, la cui cimasa è stata ugualmente murata sul portale dell’ingresso. La chiesa di Sant’Erasmo è stata restaurata nel corso del 2002.
Collocata nel punto più alto di Bassiano, la chiesa di Sant’Erasmo fu edificata tra XII e XIII secolo e dedicata al Santo patrono del paese. I numerosi interventi di restauro – rilevanti quelli del 1587 a seguito di una parziale distruzione causata dalla caduta di un fulmine – hanno radicalmente alterato la costruzione originaria, tanto che, a seguito dei lavori del 1852, si può tranquillamente parlare di riedificazione dell’edificio di culto. La struttura esterna ricalca le linee dell’architettura classica, presentando una facciata piana con un piccolo rosone in alto. L’interno è diviso in tre navate, di cui la centrale è larga il doppio delle navate laterali; dietro l’altare maggiore è presente una abside semicircolare dove è collocato il coro ligneo di notevole fattura, datato 1852 ed opera dell’ebanista Frattini
Il percorso inizierà dalla piazzetta antistante la Chiesa, in cui si può ammirare il portale d’ingresso d’epoca romanica. Si proseguirà con la descrizione della navata centrale e del quadro dell’Ascenzione di Gesù di Van der Kasteele e del pregiato coro ligneo. I visitatori potranno ammirare un ambiente di recente scoperta, completamente affrescato con dipinti risalenti del 1500 contenente un busto argenteo di Sant’Erasmo.
Museo delle Scritture
Il bene si trova in un borgo medievale facente parte della Comunità Montana dei Monti Lepini
Il museo nasce agli inizi degli anni Novanta del ‘900, quando la cittadinanza decise di rendere omaggio al loro illustre concittadino Aldo Manuzio, primo editore dell’era moderna. La sede del museo si trova nel seminterrato del cinquecentesco Palazzo Caetani, sede del Comune. Alcuni ambienti, anticamente, erano usati come prigione, tanto che è possibile vedere alle pareti graffiti e scritte lasciate dai detenuti dell’epoca, a testimonianza dell’importanza della scrittura. Il museo si divide in diverse sale; Una sala è laboratorio multimediale. In un’ altra è ricostruita una classe di scuola elementare del periodo fascista dove, con inchiostro, calamaio, abbecedario e lavagna, si imparava a leggere e scrivere. E’ un percorso sulla storia degli strumenti del comunicare che parte dalle tavolette di argilla dei Sumeri, passa dai torchi delle tipografie e arriva, anche con gli ex voto, alle macchine da scrivere, ai computer, ai tablet, a internet, ai telefonini. Tra le curiosità una strumento giapponese della metà del Novecento con centinaia di caratteri.
Il palazzo baronale, l’antico palazzo dei feudatari, fatto costruire dai Caetani nel Cinquecento, comprende anche ambienti di epoca precedente appartenenti agli Annibaldi. Interessante la facciata di Via Sezze che rivela la funzione difensiva (oltre che residenziale) della costruzione. L’edifico in Via Aldo Manuzio 119, è attualmente sede Comunale e sede del Museo delle scritture.
In occasione delle aperture per le Giornate Fai sarà possibile fare un percorso attraverso la scrittura, dalla sua invenzione alla sua diffusione e sviluppo intrecciandola con le invenzioni di Aldo Manuzio, umanista e padre dell’editoria moderna. Il Museo ospita un’importante collezione di opere d’Arte Contemporanea tra le quali troviamo Michelangelo Pistoletto ed altri artisti di gran levatura i cui lavori hanno come tema proprio la scrittura.
Botteghe artigiane delle mura castellane
Il comune di Bassiano allo scopo di valorizzare il paese e, in particolare, la Cinta muraria edificata dai Caetani nel Medioevo, decide di allocare 8 botteghe artigiane tra i torrioni e il camminamento. In questo modo i maestri potranno tramandare quei mestieri e quei saperi d’altri tempi, di cui sono custodi, alle nuove generazioni.
Nel camminamento delle Mura potremo perciò vedere 8 botteghe: due liutai, di cui uno nella sala Capitolare di un antico Monastero Benedettino; quella del Vetraio, all’interno della chiesa di Santa Maria della Piazza, del XII secolo; una bottega riservata agli organizzatori di Best Wine, famosa rassegna enologica, una bottega che si occupa di riciclo creativo ed una gastronomica.
In occasione delle aperture per le Giornate Fai gli artigiani mostreranno ai visitatori i loro prodotti ma anche le lavorazioni necessarie a crearli. Sarà interessante scoprire antichi gesti, respirare gli odori di materiali desueti, ammirare l’ingegno e la sapienza dei maestri artigiani.
NOTE PRENOTAZIONE
Contributo suggerito a partire da:
€ 3,00
ORARIO
- Sabato: 10:00 – 18:00
Note: Pausa pranzo ore 13,30/15,00. 15 persone ogni 15 minuti - Domenica: 10:00 – 18:00
Note: Pausa pranzo ore 13,30/15,00. 15 persone ogni 15 minuti