Sabato 15 febbraio alle ore 18.30 si esibirà alle tastiere e alla pedaliera dell’organo del Duomo di Tarquinia Paolo Bottini, in un concerto dal titolo “𝐋’𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐨 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐭𝐫𝐚 𝐎𝐭𝐭𝐨𝐜𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐞 𝐍𝐨𝐯𝐞𝐜𝐞𝐧𝐭𝐨. 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐄𝐧𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐁𝐨𝐬𝐬𝐢 𝐞 𝐝𝐢𝐧𝐭𝐨𝐫𝐧𝐢”, con musiche di Bossi, Tebaldini, Calegari, Bottazzo, Puccini, Capoci, Perosi, Ravanello e Remondi.
𝐏𝐚𝐨𝐥𝐨 𝐁𝐨𝐭𝐭𝐢𝐧𝐢 è cremonese, si è diplomato in Organo, Pianoforte e Clavicembalo. È responsabile dell’organo “Lingiardi” (1865) di Croce Santo Spirito in Cremona e organista al famoso “Serassi” del 1825 di Santa Maria di Campagna, organo progettato e suonato da padre Davide da Bergamo. È stato supplente all’organo del coro della chiesa della Trinità a Parigi, dove ha ottenuto il diploma diocesano di abilitazione all’esercizio della professione di organista liturgico. Ha suonato, tra l’altro, per il Festival di Magadino in Svizzera e alle Auditions d’Orgue a Notre-Dame di Parigi. Ha pubblicato undici DC, dedicati a Verdi, Debussy, Busoni, Petrali, Valerj, Pescetti. Già segretario dell’associazione italiana organisti di Chiesa è biografo del compositore Federico Caudana (1878-1963) e organista e composito dell’ensemble musico-teatrale “PerIncantamento” di Cremona.
Prenotandosi al numero 3282669027, sarà possibile partecipare ad una 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐭𝐚 𝐠𝐮𝐢𝐝𝐚𝐭𝐚 allo strumento.
Entra dunque nel vivo il Festival “Iubilemus Deo”, una rassegna di concerti d’organo realizzata grazie alla partecipazione della Regione Lazio, grazie al patrocinio del Comune di Tarquinia e della Provincia di Viterbo e grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia, dell’Accademia Tarquinia
Musica, del Lions Club di Tarquinia e di Unicoop Tirreno.
