Una delle manifestazioni tradizionali più antiche della Ciociaria è senza dubbio “LA PANARDA” che annualmente si rinnova in Villa S. Stefano in occasione della festa di S. Rocco, compatrono del paese, ricadente il 16 agosto. Essa consiste nella cottura e nella distribuzione di pane e ceci alla popolazione, ai forestieri e turisti.
La festa ha inizio la sera del 15, che come tradizione vuole, alle 21, la statua del santo protettore è stata condotta in processione dalla chiesa di San Sebastiano fino alla chiesa di Santa Maria Assunta, nel cuore del centro storico, dove vi rimarrà per un mese, prima di essere ricondotta alla dimora abituale fuori le mura. Un momento toccante che richiama in paese tutti i santostefanesi, da ogni parte, che risiedano altrove o siano in vacanza, perché la venerazione per il santo col cagnolino è davvero fortissima a Villa Santo Stefano.
Tutti si ritrovano la sera del 15 davanti la Chiesa di san Sebastiano, per attendere l’uscita e ricevere la benedizione di San Rocco, compatrono del paese, al suono delle sirene e mentre dalla torre littoria del comune cadono cascate di bianche scintille.
Intorno alla mezzanotte, si è dato inizio al rituale della Panarda, in costume seicentesco. Tutto comincia con l’accensione dei fuochi da parte del “Princeps”, che dà il via alla cottura dei ceci.
I ceci vengono cotti secondo un’antica e semplice ricetta, con cura maniacale di tutte le fasi della cottura, a partire dalla selezione dei legumi e della scelta della legna, solo di quercia. Servitori in costume e maestri di mensa vegliano per tutta la notte i fuochi sotto gli oltre trenta paioli sistemati a lato della centralissima piazza Umberto I.
Ma gli addetti alla cottura non sono mai soli, perchè in molti partecipano a quella che è da sempre la notte bianca di Villa Santo Stefano.
Quei fuochi accesi in piazza, infatti, attraggono tantissimi visitatori e comitive che decidono di festeggiare fino all’alba, tenendo compagnia ai servitori.
Il 16 agosto, invece, dopo la processione di mezzogiorno e la benedizione dei ceci davanti la statua di San Rocco, comincia la distribuzione della Panarda. Di corsa, i servitori in costume, per tutto il pomeriggio, prendono le commesse e di corsa raggiungono le case delle famiglie santostefanesi per consegnare con le “pignate” i ceci e le pagnottelle benedetti, quello stesso cibo che una volta era considerato sfamo del popolo. Forestieri e visitatori possono, invece, ritirarli nelle apposite postazioni sistemate vicino i paioli. La sera, poi, il concertone in piazza Umberto I con un Big della musica italiana, assolutamente gratis, come tradizione vuole.