Olmo è un bambino che vuol essere grande ma tutti lo considerano piccolo…
– Non puoi restare alzato fino a tardi sei piccolo!
– Dammi la mano per attraversare la strada sei piccolo!
Uffa, pensa Olmo, ma io invece sono capace di fare tante cose… So andare
all’avventura da solo …
Da un po’ di tempo tutti gli dicono:
– fai attenzione, ormai sei grande
– non far rumore ormai sei grande
– non romperlo ormai sei grande
Olmo si domanda come mai è diventato grande improvvisamente. È successo quando è arrivata Anna, la sorellina! Son tutti lì intorno a lei sorridenti e lei non riesce nemmeno a parlare o a camminare eppure son tutti felici quando lei fa ghe ghe gu gu… però Olmo è quasi sicuro che sotto le sembianze della sorellina si nasconda un mostro e lui troverà le prove! Oppure tutto è cominciato quando è andato in prima elementare? Tante cose nuove da imparare, tante nuove regole da rispettare e la maestra o il maestro, forse anche loro sono mostri da smascherare. I mostri popolano tutta la casa, la scuola, la stanza di Olmo ma i grandi non li vedono fino a che un incontro fortunato con un piccolo cane, Polpetta, porta Olmo a dimenticare le sue paure, anzi a combatterle e a diventare grande. Cosi anche la scuola e la sorellina piano piano perdono le sembianze di mostro, anzi di mostri in casa non ce ne sono più.
Neanche un piccolo mostriciattolo.
In scena il mondo dei giochi di un bambino e il suo mondo affettivo popolato da paesaggi e mostri, paesi e animali guida è raccontato da un’attrice, una disegnatrice e un’artista multimediale. Continua la ricerca di Vania Pucci sull’affettività dei bambini e sulle emozioni iniziata con Perché Piangi? e Buongiorno Buonanotte.