A Bolsena le note del sublime Requiem K. 626 di Wolfang Amedeus Mozart, l’ultima grande composizione del musicista austriaco.
Nella suggestiva basilica di Santa Cristina, sabato 9 aprile, alle ore 18,15, l’Orchestra Sinfonica Europa Musica di Roma, i cori polifonici “Harmonia Vocalis”, “Ruggero Giovannelli” e il Polifonico della Scuola Popolare di Musica di Testaccio, si esibiranno in concerto per soli coro e orchestra, nel primo grande appuntamento della stagione 2022 promosso dall’Amministrazione Comunale grazie all’adesione a Cento Città in Musica, l’associazione di comuni del Lazio che si dedica alla realizzazione di eventi musicali di qualità.
“Il Requiem è un’opera straordinaria che, come Comune attraverso l’adesione all’associazione Cento Città in Musica, proponiamo a Bolsena – affermano il sindaco Paolo Dottarelli e l’assessore alla cultura Raffaella Bruti -. Ci rivolgiamo a tutti i bolsenesi, in modo particolare agli appassionati di musica classica, perché vengano ad ascoltare questo capolavoro eseguito da musicisti e cantanti eccezionali. Il concerto vuole anche essere l’occasione per festeggiare l’arrivo della primavera e il ritorno a una ritrovata normalità dopo due anni di pandemia che hanno purtroppo cambiato il nostro modo di vivere”.
Sotto la direzione musicale del maestro Francesco Traversi, l’Orchestra Sinfonica Europa Musica di Roma, ben 3 cori preparati dal maestro Renzo Renzi e dal maestro Claudio Maria Micheli faranno da splendida cornice a prestigiosi solisti quali Minni Diodati, soprano, Valeria Pennacchini, contralto, Antonio Sapio, tenore, e Massimo di Stefano, basso, il concerto propone l’esecuzione integrale del Requiem K 626. La profondità di molti passi, come il cupo Requiem Aeternam che rappresenta il distacco doloroso e così umano e la sommità della fuga del Kyrie, un’autentica perfezione vocale e matematica, razionale e divina, hanno fatto di questa composizione non solo il testamento spirituale mozartiano ma anche un modello quasi irraggiungibile per i posteri sul quale si è misurata l’intera storia della musica sacra dei secoli successivi.
Un capolavoro senza fine. Infatti, un elemento considerevole da tenere presente è l’alto grado di lirismo e dramma presente nella musica che fa emergere, per certi versi, anche la componente “italiana” e drammatica, nel senso teatrale, di Mozart. Questi aspetti retorici e figurativi fanno del Requiem K. 626, insieme alla bellezza dei temi e della scrittura vocale, una delle musiche sacre più amate, denso di preziosismi “teatrali” ed espressivi che mettono in contatto i fruitori con tali profonde tematiche.
Il concerto, a ingresso gratuito, si svolgerà nel rispetto della vigente normativa anti-covid.