Arpino offre il suo profilo inconfondibile al visitatore che vi giunge. Man mano che ci si avvicina alla cittadina, circondata da una campagna prospera di uliveti secolari, si fa più netto il contorno imponente del Castello di Ladislao con la chiesetta della Madonna di Loreto, e si distinguono le sagome degli edifici sulle quali svetta il campanile barocco di S. Maria di Civita. Siamo sul versante sinistro della Media Valle del Liri, prossimi alle estreme propaggini dell’Appennino centrale. Situata ad un’altezza media di 450 m s.l.m..
L’itinerario tocca i luoghi emblematici della città di Arpino, uno dei centri più antichi della provincia di Frosinone. Si parte da Piazza Municipio, fulcro della vita sociale, culturale e religiosa cittadina anche in epoca romana, quando vi sorgeva l’antico Forum. Nella piazza è visibile un tratto dell’antico basolato del decumano. Visiteremo la Collegiata di S. Michele Arcangelo, edificata sul sito di un tempio pagano. Si erge sulla piazza con la facciata settecentesca, dalle linee sobrie e regolari inframmezzate da elementi decorativi barocchi. All’interno conserva notevoli opere del Cavalier D’Arpino. Proseguiremo per la vicina ex Chiesa di S. Domenico, che ospita il Museo dell’Archeologia industriale e dell’Arte della Lana, dove sono esposte le attrezzature che testimoniano la storia e la fiorente vita socio-economica di metà Ottocento ad Arpino e in tutta la Valle del Liri. Nel Museo della Liuteria scopriremo la tradizione affermata e gloriosa di questa arte ad Arpino. Vi sono esposti gli strumenti costruiti nella storica bottega Embergher-Cerrone, attiva nella seconda metà dell’Ottocento. Visiteremo S. Maria di Civita, edificata anch’essa sulle rovine di un tempio pagano, oggi caratterizzata da forme tardo barocche, in cui sono custoditi altri due dipinti del Cavalier d’Arpino. Infine, visiteremo il Castello sulla collina di Civita Falconara, che prende il nome dal re di Napoli, Ladislao I (1376-1414) della dinastia Durazzo d’Angiò. Le parti più antiche del monumentale complesso risalgono al XIII secolo. Vi ha sede la Fondazione Umberto Mastroianni, che preserva e valorizza l’opera di uno dei più importanti scultori del ‘900. Avremo modo di ammirare la stupenda e ricchissima collezione di opere del maestro, comprendente le sculture monumentali, i legni, i bronzi, i cartoni e le opere grafiche. Per le giornate del FAI la collezione sarà arricchita da una recentissima acquisizione. Un’opera di vibrante intensità e maestria, finora mai esposta al pubblico.
Non si conosce l’esatta data della fondazione di Arpino, anche se ritrovamenti archeologici ne dimostrano le origini volsche. Fu teatro di scontri tra Romani e Sanniti, fino ad essere conquistata dai primi nel 305 a.C. Due anni dopo ottenne la cittadinanza romana e divenne un municipio di grande importanza. Nell’Alto Medioevo le sue mura fortificate ne fecero un centro di rifugio e difesa dalle invasioni barbariche. Dopo il 1000 divenne territorio dei Normanni, poi degli Svevi e del Papato e subì due distruzioni, di cui la seconda devastante: la città fu rasa al suolo e furono perdute molte delle antiche testimonianze romane. Nel 1580 Arpino entrò a far parte del Ducato di Sora, feudo parzialmente autonomo del Regno di Napoli
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
Arpino, città ricca di storia e cultura. In epoca romana ha dato i natali a Cicerone e Caio Mario, in epoca contemporanea allo scultore Umberto Mastroianni. Vi nacque anche Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino, maestro del Caravaggio. Attraverso il percorso che abbiamo preparato, della durata di circa un’ora e mezza, potrete ammirare i maggiori monumenti cittadini e nel contempo conoscere la storia civica ed economica della città, che fu fulcro dell’industria della lana nella Valle del Liri, ma anche scrigno di arti e mestieri.
ORARIO
Sabato: 09:30 – 13:00 / 15:00 – 18:00
Note: Visite ogni 30 minuti, gruppi di massimo 15 persone.
Domenica: 09:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00
Note: Visite ogni 30 minuti, gruppi di massimo 15 persone.
NOTE PER LA VISITA
Per la visita si prevede una durata di circa due ore. Per avere la possibilità di visitare tutti i beni monumentali previsti nei vari itinerari si consiglia di valutarne la durata considerando le distanze dei monumenti l’uno dall’altro.
Partenza delle visite da piazza Municipio. Si consiglia ai visitatori di recarsi al Desk almeno venti minuti prima dell’inizio della visita.