Il percorso dei Bianchi.
La chiesa di S. Eusanio ha origini incerte, forse precedenti all’anno mille. E’ nominata per la prima volta in una bolla di papa Lucio II del 1182 ed è dedicata a un sacerdote martire del IV secolo d.C. originario di Siponto (Manfredonia), che – in viaggio verso Roma – si fermò a Rieti dove compì diversi miracoli. Nei secoli subì diverse modifiche, tra cui il completo rifacimento nel 1589. Tracce della struttura originale si conservano ancora nelle pareti laterali: si notano infatti le cornici di travertino delle vecchie monofore, inserite nella muratura in pietra sponga, simile a quella con cui vennero costruite le mura cittadine. La chiesa aveva un’unica aula con copertura a capanna, suddivisa nel ‘700 in tre navate divise da pilastri. In prossimità dell’ingresso sono stati recentemente riscoperti interessanti affreschi di epoca medievale, raffiguranti temi della passione di Cristo, della Madonna col Bambino tra i Santi, oltre agli episodi legati alla tradizione dei Bianchi, un movimento di penitenti sorto nel 1399, che intrapresero un loro cammino giubilare obbedendo all’ invito della Vergine Maria. La fabula picta narra la vicenda del miracolo dei tre pani, sullo scenario della città di Rieti del primo Quattrocento: i monti a sinistra e a destra la città murata con le sue case-torri, dominata dalla mole del Duomo e il borgo S. Antonio. Ai margini dell’abitato la chiesa suburbana di Sant’Eusanio, dove forse i pii pellegrini sostarono.
Orario sabato
10.00 – 17.30
Orario domenica
10.00 – 17.30
Visite guidate
Visite guidate a cura dei volontari FAI