Il Palazzo Farnese è un maestoso edificio rinascimentale situato a Caprarola, una città nella provincia di Viterbo, nel Lazio, Italia. È considerato uno dei più importanti esempi di architettura rinascimentale nel paese.
Il palazzo fu commissionato da Alessandro Farnese, che successivamente divenne Papa Paolo III, nel XVI secolo. L’edificio venne progettato dall’architetto Antonio da Sangallo il Giovane e poi completato da Jacopo Barozzi da Vignola.
Il Palazzo Farnese a Caprarola è noto per la sua pianta unica a forma di pentagono, che lo rende un’opera architettonica particolarmente affascinante. Il palazzo si sviluppa su tre piani e presenta cortili interni, eleganti sale, giardini e una terrazza panoramica.
All’interno del palazzo, le stanze sono decorate con affreschi e opere d’arte di noti artisti dell’epoca. Tra le sale più importanti vi sono il Salone dei Fasti Farnesiani, la Sala dell’Appartamento Vecchio, la Sala delle Stagioni e la Sala delle Carte Geografiche.
Una delle parti più celebri del Palazzo Farnese è la famosa scala elicoidale, una struttura architettonica unica nel suo genere, che si sviluppa in un doppio elica intorno a un asse centrale.
Oltre agli splendidi interni, il palazzo è circondato da magnifici giardini all’italiana, con fontane, statue e piante ornamentali. I giardini offrono una vista panoramica sulla campagna circostante e sono un luogo ideale per una passeggiata rilassante.
Oggi, il Palazzo Farnese a Caprarola è aperto al pubblico e ospita un museo che illustra la storia e l’arte del palazzo. È possibile visitare le varie stanze e ammirare gli affreschi, le opere d’arte e l’architettura rinascimentale.
Storia di Palazzo Farnese
Inizialmente doveva avere caratteristiche difensive come era comune nelle dimore signorili del territorio laziale tra XV e XVI secolo.
Il progetto per una residenza fortificata venne inizialmente affidato ad Antonio da Sangallo il Giovane dal cardinale Alessandro Farnese il Vecchio.
I lavori iniziarono nel 1530, ma furono sospesi nel 1546 a causa della morte del Sangallo.
Il cardinale Alessandro il Giovane, insediatosi a sua volta a Caprarola, volle riprendere il progetto del nonno, così, nel 1547, affidò il cantiere al Vignola, ma i lavori ripresero solo nel 1559.
Il Vignola modificò radicalmente il progetto originale: la costruzione, pur mantenendo la pianta pentagonale dell’originaria fortificazione, venne trasformata in un imponente palazzo rinascimentale, che divenne poi la residenza estiva del cardinale e della sua corte.
Al posto dei bastioni d’angolo l’architetto inserì delle ampie terrazze aperte sulla campagna circostante, mentre al centro della residenza fu realizzato un cortile circolare a due piani, con il superiore leggermente arretrato.
Vignola fece tagliare la collina con scalinate in modo da isolare il palazzo e, allo stesso tempo, integrarlo armoniosamente col territorio circostante; inoltre fu aperta una strada rettilinea nel centro del paesino sottostante, così da collegare visivamente il palazzo alla cittadina ed esaltarne la posizione dominante su tutto l’abitato.
All’interno della sontuosa dimora lavorarono i migliori pittori e architetti dell’epoca tra cui Taddeo Zuccari e Annibal Caro, poi sostituiti, alla loro morte (1566), da Federico Zuccari, Onofrio Panvinio e Fulvio Orsini.
Alla villa sono annessi gli “Orti farnesiani” (con lo stesso nome dei giardini della famiglia sul colle Palatino a Roma), uno splendido esempio di giardino tardo-rinascimentale, realizzato attraverso un sistema di terrazzamenti alle spalle della villa, arroccati sul colle dal quale s’erge la costruzione e collegati dal Vignola con la residenza attraverso dei ponti.
I lavori per il giardino furono iniziati nel 1565 da Giacomo Del Duca, utilizzando per i terrazzamenti la terra di scarico delle fondazioni della chiesa del Gesù a Roma, e si conclusero solo nel 1630, sotto la direzione di Girolamo Rainaldi.
La piccola costruzione che si trova all’interno dei giardini è stata scelta da Luigi Einaudi come residenza estiva nel settennio della sua Presidenza della Repubblica (1948-1955).
Il palazzo invece fu terminato due anni dopo la morte del Vignola.
Struttura del Palazzo
L’imponente residenza ha una forma a pentagono con il cortile circolare al centro.
Al piano inferiore c’erano le zone della servitù, con annessi le cucine e i magazzini.
Il piano rialzato, anche denominato piano dei Prelati, è costituito dalle stanze affrescate da Taddeo Zuccari, le stanze delle stagioni del Vignola e la stanza delle guardie. Da questi ambienti si raggiunge il cortile centrale realizzato dal Vignola, con due porticati sovrapposti le cui volte sono state affrescate da Antonio Tempesta.
Lo stesso artista è autore degli affreschi dell’interna Scala Regia, sorretta da 30 colonne.
Il piano nobile comprende la zona estiva, affrescata da Taddeo Zuccari, e quella invernale con affreschi di Jacopo Zanguidi (detto il Bertoja), Raffaellino da Reggio e Giovanni de Vecchi.
A questo stesso piano si trovano anche: la camera da letto del cardinale, detta camera dell’Aurora; la camera delle celebrità, detta stanza dei Fasti Farnesiani; l’anticamera del Concilio, che prende il nome dall’affresco del Concilio di Trento; la sala di Ercole e la stanza delle Geografiche o del Mappamondo, con gli affreschi di Giovanni Antonio da Varese.
Alla villa sono annessi gli “Orti farnesiani”, uno splendido esempio di giardino tardo-rinascimentale, realizzato attraverso un sistema di terrazzamenti.
I lavori per il giardino furono iniziati nel 1565 da Giacomo Del Duca, utilizzando per i terrazzamenti la terra di scarico delle fondazioni della chiesa del Gesù a Roma, e si conclusero solo nel 1630, sotto la direzione di Girolamo Rainaldi.
Informazioni
Palazzo Farnese di Caprarola
Indirizzo: Piazza Farnese, 1, 01032 Caprarola (VT)
Telefono: +39 0761 646052
eMail: drm-laz.palazzofarnese@cultura.gov.it
Web: https://direzioneregionalemuseilazio.cultura.gov.it/luoghi/palazzo-farnese/