Un tempo celebri terme romane, oggi un sito naturalistico rigenerato e dedicato a un giovane scout. L’Oasi Sulfurea Simone Agostini è un angolo di pace e storia alle porte di Roma, un luogo dove il benessere della natura si fonde con il ricordo.
Nascosta tra le colline della Sabina, nel comune di Montelibretti, si trova un’area che racconta una storia millenaria, recentemente tornata a nuova vita. È l’Oasi Sulfurea Simone Agostini, un sito naturalistico che poggia le sue radici direttamente nell’antica Roma, oggi trasformato in un luogo di memoria e ritrovo per la comunità.
Un Tuffo nella Storia: Le Antiche “Aquae Labanae”
Prima di essere un’oasi moderna, quest’area era rinomata nell’antichità per le sue preziose sorgenti d’acqua sulfurea. Il sito era conosciuto in epoca romana come Aquae Labanae.
La sua fama era tale che persino il geografo e storico greco Strabone, nel I secolo a.C., ne menzionò le virtù curative nelle sue opere. Si ritiene che qui sorgesse un complesso termale romano, di cui oggi restano alcune tracce sotterranee, forse antiche cisterne, che testimoniano l’intensa frequentazione del luogo per scopi terapeutici. Per secoli, queste acque benefiche hanno servito la popolazione locale, prima di cadere in un lungo periodo di oblio.
La Rinascita e la Dedica: Un Omaggio a Simone Agostini
La storia recente del sito è una storia di rinascita e impegno. Grazie a un importante intervento di rigenerazione, l’area è stata recuperata e restituita alla fruizione pubblica.
Dall’agosto del 2022, questo luogo porta un nome nuovo e carico di significato: Oasi Sulfurea Simone Agostini. La dedica è un omaggio commovente a Simone Agostini, un giovane scout di Montelibretti che proprio in quest’area “animava il suo impegno”, come riportano le fonti locali.
La decisione di intitolare l’oasi a Simone trasforma il sito da semplice luogo geografico a monumento vivente, unendo il valore naturalistico dell’area alla memoria di un giovane e del suo legame con il territorio.
Cosa Vedere e Fare all’Oasi
Oggi, l’Oasi Sulfurea Simone Agostini è un “sito naturalistico visitabile esternamente”. Questo significa che è un’area aperta, un rifugio perfetto per chi cerca pace, bellezza e un contatto autentico con la natura.
- Passeggiate e Meditazione: L’oasi offre un’atmosfera rigenerante. È il luogo ideale per una passeggiata tranquilla, per la fotografia naturalistica o semplicemente per sedersi e godere del silenzio, interrotto solo dai suoni della natura.
- Tappa sulla Via di Francesco: Il sito si trova lungo un percorso storico e spirituale di grande importanza, la Via di Francesco nel Lazio, e precisamente sulla strada del Cammino verso la Via Vecchia Nomentana che porta a Monterotondo. Questo la rende una tappa significativa per pellegrini e camminatori.
- Centro per la Comunità: L’area non è solo un luogo di contemplazione, ma anche un centro vivo per la comunità. Ospita infatti eventi e campi esperienziali, come “La Contea”, un’iniziativa dedicata ai ragazzi per promuovere l’orientamento, la conoscenza della natura e il “digital detox”, rafforzando il legame tra le nuove generazioni e l’ambiente.
Come Visitare l’Oasi
- Località: Montelibretti (Città Metropolitana di Roma Capitale), Lazio.
- Indirizzo: Si trova lungo la strada del Cammino sulla Via Vecchia Nomentana (direzione Monterotondo).
- Accesso: L’accesso al sito è esterno e libero, trattandosi di un’area naturalistica aperta.
In conclusione, l’Oasi Sulfurea Simone Agostini rappresenta un perfetto esempio di come il passato e il presente possano coesistere. È un luogo con un’anima antica, quella delle terme romane, e un cuore giovane, quello del ragazzo a cui è dedicata e delle attività che oggi la animano.










