Il metodo è il solito: quando non si è capaci di ammettere la critica si denigra, si tenta la delegittimazione ed il ribaltamento dei ruoli e delle responsabilità, ricorrendo anche a qualche falsità. Lo ripetiamo: quella opera nel cuore della riserva è inutile e dannosa, serve solo a far girare un appalto, peraltro forse neanche deciso qui in valle, ed è di nessuna utilità per Paganico e per i propri cittadini.
In questa valle esiste un metodo, non importa a quale area politica faccia riferimento questo o quel sindaco, tutto deve passare per le mani loro; non importa se la realizzazione di un’opera sia utile o meno, se è funzionale al blocco di potere si fa, in questo caso i soldi si trovano. Se un Sindaco riceve una critica da parte di una associazione, di un gruppo di cittadini, o di un singolo scatta la rappresaglia.
Si ribaltano i ruoli ed il Sindaco, quale chi esso sia e che da queste parti fatica a smettere le sembianze del podestà, non è più colui che ha la responsabilità delle scelte fatte, del modello di sviluppo (sottosviluppo) disegnato, non è più responsabile della strada che da Castel di Tora dovrebbe portare a Valle Cupola, e che non sbuca, che è interrotta ed è pericolosissima e per ciò percorsa da due macchine l’anno, non la strada che da Castel di Tora porta alla diga, sul versante est della valle che è interrotta da una frana da trenta anni, non il barcone che doveva ospitare chissà quale attività e che cade a pezzi per l’incuria, non il “Lontero beach” non l’imbracamento delle grotte di Paganico, i lavori per i restauri delle varie mole e casali, etc etc. e se qualcuno osa criticare, viene bollato come sognatore, incompetente, principiante e talvolta anche minacciato. Tutte queste opere sono costate alla casse dello stato milioni di euro, e che cosa ne ha ricevuto in cambio la comunità?
Nessun posto di lavoro è stato creato nella valle, gli appalti arrivano, prendono e se ne vanno, ed in tasca agli operai delle ditte rimangono le briciole ed ai cittadini quello che è sotto gli occhi di tutti. In particolare nel caso delle grotte di Paganico che il Sindaco dichiari che l’opera serva alla sicurezza dei cittadini è demagogico ed è vero almeno quanto lo è l’affermazione che tra una settimana verrà un giorno di bel tempo, mentre le macere crollate che impediscono ai legittimi proprietari di accedere ai terreni, e che contribuiscono al dissesto del territorio, le case in mezzo al paese che stanno crollando, la mola restaurata e di nuovo in dissesto, la mancanza di lavoro e di prospettive per quanti resistono a Paganico, questo à un fatto certo e concreto che sarebbe preciso compito della amministrazione affrontare.
La Flai Cgil di Rieti è una organizzazione sindacale che in rappresentanza del mondo del lavoro in agricoltura ed ambiente ha presentato insieme a Cisl ed Uil idee e progetti per un diverso sviluppo delle Valli Reatine, uno sviluppo improntato alla tutela e al reinsediamento produttivo delle valli, idee e progetti che hanno incontrato finora solo ostacoli ed una totale chiusura da parte degli amministratori, è bene che si sappia che andremo avanti, perché questa terra é di quelli che la abitano e che l’hanno avuta in eredità dai loro avi e non di quelli che, tramandandosi le poltrone, la amministrano, male, da troppi anni.