Alla presenza di una folta rappresentanza di soggetti, associati e non, ha fatto il suo esordio ufficiale a Viterbo, presso la sede di Spazio Attivo di Lazio Innova, la DMO (Destination Management Organization) “Expo Tuscia”. Ma non è stata la prima uscita in assoluto, perché già a Rimini, lo scorso mese di settembre, nel corso di TTG Incontri, era stato presentato il video che narra le potenzialità del territorio e le attività da porre in essere.
Da evidenziare, nel frattempo, la crescita del partenariato passato da 6 soggetti pubblici e 13 privati, rispettivamente a 7 e 23.
“Una formazione, ha precisato il Presidente della DMO, Vincenzo Peparello, di grande valore e competenza che realizzerà pienamente le finalità del progetto che mirano allo sviluppo e alla promozione del territorio della Tuscia in tutte le sue forme: arte, cultura, gastronomia, ruralità, benessere, sport, outdoor, ambiente, paesaggi e tutto quanto concorre a creare quella “Grande Bellezza” del nostro “Italian life style”. La DMO “Expo Tuscia”, ha continuato il Presidente, si pone come strumento in grado di coniugare marketing territoriale e imprenditorialità, mediante azioni mirate ma con una rinnovata convergenza che non può prescindere da una programmazione negoziata tra attori pubblici e privati All’incontro era presente anche il Destination Manager, Francesco Comotti, secondo il quale “la DMO “Expo Tuscia”, soprattutto in questo nuovo scenario, mutato e accelerato dalla pandemia, diventa un efficace strumento attuativo per gli obiettivi strategici inseriti nei Piani di Sviluppo della Regione Lazio, quali la ridistribuzione del flussi, la destagionalizzazione e l’aumento della durata del soggiorno sul territorio che sono gli obiettivi che noi vogliamo perseguire e raggiungere con strategie fattive e un’organizzazione concreta sul territorio. Vogliamo in sostanza rappresentare con la nostra azione quel valore aggiunto, sia dal punto di vista economico che culturale, necessario anche in previsione del prossimo Giubileo 2025 che ci vedrà sicuramente parte attiva e determinante”.
Incisivo e particolareggiato l’intervento del Consulente Virgilio Gay, esperto di marketing operativo e territoriale, che ha parlato di strategie unitarie del territorio, sottolineando come il successo dei progetti delle varie DMO dipenda dalla complementarietà degli stessi e dalla organizzazione dei territori.
“E’ innegabile, ha detto, come molto dipenda dall’alleanza che sapranno generare il pubblico e il privato, le amministrazioni pubbliche e gli operatori economici, gli appassionati del territorio e gli esperti che da tempo lavorano nel settore del marketing. Ovvero tutti quei soggetti che, operando negli specifici settori, sanno meglio di altri cogliere gli strumenti e individuare le risorse che la legislazione italiana ed europea mettono a disposizione del territorio e delle imprese”.
Fra le prime attività poste in essere dalla DMO, figura la programmazione di “VisiTuscia” la Borsa del Turismo e dell’Enogastronomia del Viterbese. Il tema di quest’anno sarà il “Turismo di Ritorno – Alla scoperta delle Origini”, nel quadro dei progetti sostenuti anche dal Governo e dalla Regione Lazio.
Al riguardo è intervenuto anche il Segretario Generale della Camera di Commercio Viterbo-Rieti, Francesco Monzillo che ha ricordato come l’Ente Camerale abbia avuto sempre una particolare attenzione per questa manifestazione, per la sua importanza nella promozione del territorio e per i successi conseguiti nel corso del tempo.
Presenti anche Marco Tortolini, Presidente Slow Food Viterbo-Tuscia, con il quale è in atto un rapporto di collaborazione per la preparazione dei piatti tipici che entreranno a far parte del “Menù delle Origini” che verrà presentato in collegamento diretto con le Associazioni degli Italiani all’Estero, e il Consigliere del Comune di Viterbo, Marco Nunzi, che ha portato il saluto del Sindaco Chiara Frontini.