Domenica 1 luglio, a partire dalle ore 21.30, l’antico chiostro di S. Agostino, in piazza Mazzini, farà ancora una volta da cornice al saggio spettacolo di danza, musica e poesia del medio Oriente «Il bosco sacro della danza» allestito dall’Associazione artistica reatina Rea Luna.
Quello che Daniela Raia, Lucia Adelaide Di Nicola e Viviana Fabrizi metteranno in scena con le loro allieve vuol essere un viaggio, sicuramente affascinante come quelli realizzati negli anni passati, all’interno della cultura del Mediterraneo medio-orientale per riscoprire i profondi legami fra la Natura e gli esseri umani, in particolare l’elemento femminile. In un momento in cui è sempre più profonda la frattura fra la Natura e la civiltà artificiale e artificiosa dei nostri tempi, le danzatrici di Rea Luna si riavvicinano, danzandoli, agli elementi fondamentali dell’Aria, del Fuoco, dell’Acqua e della Terra.
L’Aria, con la sua leggerezza è il simbolo della libertà e della creatività; il Fuoco è la forza interiore che ti porta a conoscere le cose, a scoprire cosa c’è oltre; l’Acqua, simbolo della maternità e della purificazione, ci spinge verso sentimenti più teneri e genuini; la Terra, infine, è l’elemento che dà la vita. La capacità coinvolgente del gruppo è ben nota ed apprezzata dal pubblico reatino.
Ancora una volta ospiti della serata saranno il gruppo di percussionisti napoletani Afrodum che tanto successo hanno raccolto nelle precedenti esibizioni reatine. Le coreografie sono delle tre giovani insegnanti di Rea Luna (che hanno partecipato a diversi eventi e che da due anni sono ospiti del Festival internazionale della Danza di Rieti), mentre i testi sono stati curati da Egisto Fiori e Chiara Fallavolita.