Acuto
– La ragione per cui il paese si chiami Acuto, la si intuisce guardando le curve che vanno fatte per arrivarci. Il perché questo centro sia stato scelto da 3 Italia come luogo dove lanciare i servizi di Internet in banda larga con tecnologia Lte è invece una domanda da porsi.
Nel borgo in provincia di Frosinone, da oggi la popolazione passa dal digital divide all’Lte, senza colpo ferire (ma soprattutto senza vie di mezzo). Ecco perché. “Abbiamo deciso di portare questa tecnologia non solo nelle grandi metropoli, ma anche nei piccoli borghi”, ha spiegato l’ad di 3 Italia,Vincenzo Novari, ricordando la mission aziendale che punta alla accessibilità per tutti. La Lte riesce a raggiungere, sulla carta, fino a 100 Mbps in download e 50 Mbps in upload. I test in fase di presentazione – non test di laboratorio, quindi, ma vere prove sul campo – non deludono le aspettative: nessun intoppo durante la breve videochiamata internazionale con il quartier generale di Hutchison Whampoa a Hong Kong – nella persona di Canning Fok, presidente del gruppo HWl, che non resiste e si lascia andare ad un “I love spaghetti” in diretta – e neanche nei test successivi svolti singolarmente.
Buone performance con ftp e multi-download (120 MB vengono giù in 5 secondi). Tempo di risposta del server in condizioni di ambiente reale, da pc portatile, 67,7 Mbps in download e 10,1 in upload. Tutto liscio anche con la videochiamata su Milano, sede Polycom (con una definizione altissima, roba da poter leggere una brochure tenuta in mano dall’interlocutore), e ottime prestazioni anche con il tablet (un Samsung Galaxy Tab 8.9), per sua natura meno performante: per Speedtest siamo a 81,49 in download. Verosimilmente, nelle condizioni peggiori potrebbe arrivare a 50, mantendo una media di 70. Non male, anche se – va detto – la prova di Tim in centro a Milano aveva raggiunto davvero i 100 Mbps.
Per le offerte commerciali si deve attendere il lancio della tecnologia Lte su Roma e Milano, “entro l’anno”, mentre Acuto fa da capofila: seguiranno Aceranza, Stroncore, Gradusca, Bevagna, Montescudio, Sabbioneta e Cordovado.
Di soldi già spesi però si può parlare: un miliardo di euro (2011-2012) che ha permesso a 3 Italia, in collaborazione con il partner Ericsson, di fare il grosso del lavoro (capacità fibra, nuovi siti, trasporto etc), e altri 300 milioni di euro nei prossimi due anni. Degli investimenti è fiero anche il ministro Corrado Passera, presente in mattinata: “L’italia è un mercato importante, ha avuto un momento di non attrattività, ed è importante la realizzazione Lte da parte di chi ha creduto in questo Paese anche in momenti difficili. Il lavoro non si cerca e trova e basta: lo si crea. E l’innovazione è la principale leva per abbattere la crisi e creare posti di lavoro“.
Novantacinque, i tablet distribuiti agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Acuto, agli insegnanti e all’amministrazione locale, tutti contenti i libri di testo, la web app del municipio, l’antivirus F-Secure Mobile Security, e corso di lingua inglese De Agostini. Le SIM saranno gratis per un anno, mentre i dispositivi resteranno a tutti. E pensare che il sindaco Umberto Guidoni, quando quelli di 3 Italia si erano presentati lo scorso luglio per un colloquio, aveva risposto candidamente: “Ok, è una Candid Camera?”. No, sindaco. È tutto vero.
Articolo originale: http://daily.wired.it/news/internet/2012/11/05/4g-ecco-la-rete-di-3-italia-65487.html