Al tempo in cui la Terra era abitata dai soli dei, Zeus, il loro re, decise di creare gli uomini, per potersi occupare di qualcuno e non annoiarsi.
Per questo li fece senza poteri e bisognosi di qualunque cosa, così che pregassero per avere quello che gli serviva.
Tempo dopo Zeus, dopo un litigio con la consorte Era, creò Thera, una fanciulla perfetta, ma temendo che la consorte la scoprisse, la nascose.
Essendo perfetta, Zeus si recava da lei spessissimo, godendo della sua compagnia.
La cosa non passò inosservata alla sospettosa Era, che decise di seguire il marito e così scoprì l’esistenza di Thera.
La vendetta di Era fu quella di sottrarre Thera a Zeus, creando Mahr, l’uomo perfetto, affinché i due umani per affinità, si innamorassero immediatamente. Era all’arrivo di Zeus raccontò cosa avesse fatto.
Zeus giustificò la creazione di Thera con il bisogno di una donna dolce, che lo capisse e lo desiderasse. Inoltre, amareggiato dalla conclusione del suo progetto, fece provare ai due innamorati quello che sentiva verso la moglie, trasformando Mahr nel mare e Thera nella terra, condannandoli a stare sempre insieme ma allo stesso tempo lontani.
E da allora che la terra ospita il mare, mentre questo cerca di raggiungerla ondeggiando, senza riuscire a prenderla.
Il mago Mbarè
L’altra leggenda racconta che il mago Mbarè, utilizzò una polvere magica per creare il mondo.
Fatta la terra, la popolò con donne e uomini ma, quando pensò di creare il mare, si accorse di non avere più polvere magica.
Pensò bene allora di servirsi delle donne, le radunò e le ordinò di piangere. Dalle loro lacrime nacquero mari, fiumi e laghi.
Dopo poco, le donne non sapevano più su cosa piangere e chiesero di poter smettere.
Il mago rispose loro di cominciare a farlo per le belle emozioni, per le cose belle. Solo quando finirono anche queste lacrime, Mbarè permise alle donne di smettere di piangere.
Così nacque il mare e per questi motivi è salato, poi se lo osservi in silenzio ti sembra di sentire i suoi pensieri, perché in esso giace la memoria della tristezza e della gioia.