Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre 2023, alle ore 3, dovremo spostare le lancette dell’orologio un’ora indietro in quanto tornerà in vigore l’ora solare.
Per un giorno guadagneremo un’ora in più di sonno, ma avremo giornate più “corte e buie”, con il sole che calerà dietro le montagne quando sarà ancora pieno pomeriggio. L’ora solare rimarrà in vigore fino all’ultima domenica di marzo.
Storia dell’ora solare
La storia dell’ora solare inizia con il cosiddetto tempo standard, ovvero il sistema di misurazione del tempo, che venne utilizzato per la prima volta e stabilmente, a partire da metà dell’Ottocento dalle ferrovie britanniche. Si trattava in sostanza dell’introduzione, per la prima volta, di una misura convenzionale del tempo che superasse le differenze esistenti fra i diversi Stati.
Quando si parla di ora solare si parla solitamente di orario invernale, per contrapporlo con l’ora legale che viene invece ricondotta all’orario estivo.
L’ora solare inizia con l’ultima domenica di ottobre, quando le lancette dell’orologio vengono portate indietro di un’ora, e termina con l’ultima domenica di marzo quando, al contrario, gli orologi vengono portati avanti di un’ora facendo così ritorno all’ora legale.
Il rapporto dei cittadini con l’ora solare è molto dicotomico: da un lato il passaggio all’ora solare è sempre molto apprezzato perché consente di guadagnare un’ora di sonno, dall’altro, però, segna l’ingresso nella stagione invernale e l’inizio di giornate ‘corte’ con il sole destinato a tramontare molto presto.
Comunque, qualunque sia la propria opinione in merito, si dice che questo 2019 sarà l’ultimo anno in cui verrà cambiata l’ora, in quanto non ci sarà più un passaggio dall’ora legale all’ora solare e viceversa. L’ipotesi è ormai ben più che tale in quanto, soprattutto in ambito europeo, è molto sentita l’esigenza di evitare i disaggi che deriverebbero dal cambio delle lancette. Il dibattito sembrerebbe ormai maturo per giungere ad una decisione, che è di competenza comunitaria, e che abolirebbe il passaggio da un sistema orario ad un altro, lasciando ai singoli Stati la decisione se ricorrere alla sola ora legale o a quella solare.
Nuove disposizioni europee
La Commissione Europea ha deciso di porre fine a alla pratica di cambio orario e di avere l’ultimo cambio di orario ad aprile 2021 entro tale data ogni Paese Europeo dovrà scegliere quale orario adottare. In sostanza, non ci sarà più alcun cambio dell’ora ma gli Stati dovranno scegliere il fuso più adatto alle loro esigenze.
Italia non ha ancora deliberato nulla in merito pertanto rimane ancora valida l’alternanza tra ora solare e legale.
Certo è che il cambio dell’ora, per quanto si tratti solo di un’ora, viene percepito in modo molto differente da Paese a Paese e se nei Paesi europei della fascia mediterranea, l’ora solare è meno ‘gradita’ dell’ora legale, per i Paesi del Nord Europa la musica cambia.
In Paesi come Spagna e Italia ad esempio, l’ora legale e le giornate più lunghe sono viste favorevolmente perché, risparmio energetico a parte, si favorirebbero turismo ed economia raffreddando, e non poco, gli entusiasmi per l’ora solare. In generale, si può affermare che sono pochi i Paesi a tifare per l’ora solare tutto l’anno.
Basti pensare che c’è addirittura uno studio dell’Osservatorio francese della sicurezza stradale, che nei giorni immediatamente successivi al passaggio all’ora solare, ha registrato un aumento degli incidenti stradali che hanno come vittime i pedoni.