Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2026, alle ore 3, dovremo spostare le lancette dell’orologio un’ora indietro in quanto tornerà in vigore l’ora solare.
Per un giorno guadagneremo un’ora in più di sonno, ma avremo giornate più “corte e buie”, con il sole che calerà dietro le montagne quando sarà ancora pieno pomeriggio. L’ora solare rimarrà in vigore fino all’ultima domenica di marzo.
Storia dell’ora solare
La storia dell’ora solare inizia con il cosiddetto tempo standard, ovvero il sistema di misurazione del tempo, che venne utilizzato per la prima volta e stabilmente, a partire da metà dell’Ottocento dalle ferrovie britanniche. Si trattava in sostanza dell’introduzione, per la prima volta, di una misura convenzionale del tempo che superasse le differenze esistenti fra i diversi Stati.
Quando si parla di ora solare si parla solitamente di orario invernale, per contrapporlo con l’ora legale che viene invece ricondotta all’orario estivo.
L’ora solare inizia con l’ultima domenica di ottobre, quando le lancette dell’orologio vengono portate indietro di un’ora, e termina con l’ultima domenica di marzo quando, al contrario, gli orologi vengono portati avanti di un’ora facendo così ritorno all’ora legale.
Il rapporto dei cittadini con l’ora solare è molto dicotomico: da un lato il passaggio all’ora solare è sempre molto apprezzato perché consente di guadagnare un’ora di sonno, dall’altro, però, segna l’ingresso nella stagione invernale e l’inizio di giornate ‘corte’ con il sole destinato a tramontare molto presto.
Ecco una serie di curiosità affascinanti e poco conosciute sull’ora legale, che ogni anno sposta le lancette dei nostri orologi.
Un’Idea Antica con un Progenitore Famoso
La prima proposta di un sistema simile all’ora legale risale al 1784 e porta la firma di uno dei padri fondatori degli Stati Uniti: Benjamin Franklin. Durante il suo soggiorno a Parigi, scrisse una lettera satirica in cui suggeriva ai parigini di svegliarsi prima per risparmiare sulle candele, sfruttando al massimo la luce solare. Tuttavia, la sua idea rimase inascoltata per oltre un secolo.
Il Bisnonno dei Coldplay e l’Impulso Decisivo
L’idea fu ripresa con più decisione all’inizio del ‘900 dal costruttore britannico William Willett, bisnonno di Chris Martin, il frontman dei Coldplay. Durante una cavalcata mattutina, si rese conto di quanta luce solare andasse “sprecata” mentre molti dormivano. Propose di spostare gradualmente gli orologi in avanti in primavera, ma la sua proposta fu inizialmente respinta per la sua complessità. Ironia della sorte, una delle canzoni più famose dei Coldplay si intitola “Clocks” (Orologi).
Nata per la Guerra, Consolidata dalla Crisi Energetica
L’ora legale fu introdotta per la prima volta da diversi paesi, tra cui l’Italia nel 1916, durante la Prima Guerra Mondiale. L’obiettivo era bellico: risparmiare carbone per la produzione di munizioni. Abbandonata dopo la guerra, in Italia fu reintrodotta in modo definitivo nel 1966, in un periodo di crisi energetica, con lo scopo primario di ridurre il consumo di elettricità per l’illuminazione artificiale.
Un Notevole Risparmio Energetico
Spostando le lancette un’ora in avanti, si sfrutta maggiormente la luce naturale nelle ore serali, riducendo la necessità di accendere le luci. Si stima che in Italia, tra il 2004 e il 2024, l’ora legale abbia permesso di risparmiare complessivamente circa 11,7 miliardi di kWh, con un beneficio economico di circa 2,2 miliardi di euro per i cittadini.
Effetti sulla Salute: un Mini Jet Lag
Il cambio d’ora, specialmente quello primaverile, può avere effetti sul nostro organismo simili a un piccolo jet lag. L’alterazione del ritmo circadiano, il nostro orologio biologico interno, può causare per alcuni giorni:
- Disturbi del sonno e insonnia
- Stanchezza e irritabilità
- Difficoltà di concentrazione
Alcuni studi hanno anche evidenziato una possibile correlazione tra il cambio d’ora e un lieve aumento del rischio di incidenti stradali e problemi cardiaci nei giorni immediatamente successivi.
Non Tutto il Mondo la Adotta
Contrariamente a quanto si possa pensare, l’ora legale non è una pratica universale. Molti paesi, specialmente quelli vicini all’equatore dove la durata del giorno varia poco durante l’anno, non la utilizzano. Tra i paesi che non adottano l’ora legale ci sono:
- La maggior parte dell’Africa e dell’Asia
- Islanda, Bielorussia e Russia in Europa
- Stati americani come l’Arizona e le Hawaii
Curiosamente, i paesi dell’emisfero australe adottano l’ora legale in modo opposto al nostro, spostando le lancette in avanti durante la nostra stagione autunnale.
Il Dibattito sull’Abolizione
Da anni in Europa si discute sulla possibile abolizione del cambio d’ora. Nel 2018 il Parlamento Europeo si è espresso a favore dell’abolizione, lasciando però ai singoli stati membri la decisione su quale fuso orario adottare in modo permanente (se quello solare o quello legale). La questione è ancora in fase di stallo e le decisioni sono state rimandate.















