Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre 2024, alle ore 3, dovremo spostare le lancette dell’orologio un’ora indietro in quanto tornerà in vigore l’ora solare.
Per un giorno guadagneremo un’ora in più di sonno, ma avremo giornate più “corte e buie”, con il sole che calerà dietro le montagne quando sarà ancora pieno pomeriggio. L’ora solare rimarrà in vigore fino all’ultima domenica di marzo.
Storia dell’ora solare
La storia dell’ora solare inizia con il cosiddetto tempo standard, ovvero il sistema di misurazione del tempo, che venne utilizzato per la prima volta e stabilmente, a partire da metà dell’Ottocento dalle ferrovie britanniche. Si trattava in sostanza dell’introduzione, per la prima volta, di una misura convenzionale del tempo che superasse le differenze esistenti fra i diversi Stati.
Quando si parla di ora solare si parla solitamente di orario invernale, per contrapporlo con l’ora legale che viene invece ricondotta all’orario estivo.
L’ora solare inizia con l’ultima domenica di ottobre, quando le lancette dell’orologio vengono portate indietro di un’ora, e termina con l’ultima domenica di marzo quando, al contrario, gli orologi vengono portati avanti di un’ora facendo così ritorno all’ora legale.
Il rapporto dei cittadini con l’ora solare è molto dicotomico: da un lato il passaggio all’ora solare è sempre molto apprezzato perché consente di guadagnare un’ora di sonno, dall’altro, però, segna l’ingresso nella stagione invernale e l’inizio di giornate ‘corte’ con il sole destinato a tramontare molto presto.