Giovedì 27 aprile 2023, nella splendida cornice dell’Auditorium Daniele Paris del Conservatorio Licinio Refice di Frosinone – ore 18:00 e a ingresso libero, risuoneranno le note di immortali compositori come Saint-Saëns e Astor Piazzolla.
Ad esibirsi sarà l’Ensemble Licinio Refice – A. Mingrone e V. Scognamiglio (violini), C. Ramous (viola), E. Tretola (violoncello), M. D’Antoni (contrabbasso – allievo), A. Bisceglia (flauto – allieva), E. Veglianti (clarinetto), E. De Fusco e F. Gizzi (percussioni – allievi), R. Centazzo (fisarmonica), F. Buccarella e M. Scognamiglio (pianoforti).
Significativa la scelta del programma: la prima esecuzione sarà la fantasia zoologica “Il carnevale degli animali”, uno dei più straordinari esempi di musica descrittiva, composta da Camille Saint-Saëns in occasione d’un mardì gras da celebrare con gli amici e musicisti, e scritta per due pianoforti e una piccola orchestra. Composto da quattordici brani, ognuno dei quali si riferisce a un animale, dal leone alla gallina, dall’elefante alla tartaruga, dal canguro ai pesci, dal cucù alla scimmietta, dagli asini (personaggi dalle lunghe orecchie) al cigno e persino dai pianisti, caricatura di personaggi quali musicisti e critici musicali, legati alle attività di concertista e compositore di Saint-Saëns; per questo motivo egli non ritenne opportuno pubblicare una partitura così caustica che avrebbe potuto nuocere alla sua carriera artistica (nell’opera i critici musicali vengono trasformati in asini o in fossili) e di conseguenza ne proibisce la pubblicazione prima della sua morte.
La voce recitante sarà quella dell’attore P. G. Cantarano, che descriverà di volta in volta i vari animali, con brani tratti dal libro “Il carnevale degli animali” di Chiara Carminati, Roberta Angaramo e Stefania Di Mella (responsabile libri per ragazzi della Rizzoli).
Nella seconda parte del concerto, si vuole celebrare Astor Piazzolla a trent’anni dalla morte, avvenuta il 4 luglio 1992, con i suoi brani Adiòs nonino (arrangiamento. R. Centazzo), Oblivion, Ave Maria, Primavera Porteña (arrangiamento R. Di Girolamo), Libertango (arrangiamento. R. Centazzo).
Il nuevo tango, come è definita la musica di Astor Piazzolla è un raffinato gioco di contrasti: un incrocio di sentimenti che vanno dalla dolcezza al dolore, dalla passione alla nostalgia più struggente. Affascinato dalle composizioni di Gershwin, Piazzolla riuscì a coniugare la tradizione colta europea con i ritmi e i balli popolari.
Nella locandina del concerto un’opera della pittrice Maria Vittoria Cano Ramous.