Nella campagna nei pressi dell’antico borgo di Riano si celebra una nuova edizione dell’annuale festa rievocativa di un’antica tradizione locale.
I giovani rianesi, nella notte tra il 30 di aprile ed il primo di maggio, erano soliti far dono di rose alle proprie spasimanti o, alle più sfuggenti, di bouquet di cicuta, pianta velenifera la quale presenta un odore nauseabondo, nota per essere uno degli ingredienti della mistura di veleni bevuta dal Socrate condannato a morte.
La manifestazione si svolgerà in località Fontanalarga: due giorni all’insegna della condivisione e della familiarità.
Com’è ormai una consolidata tradizione, non mancherà il buon cibo tramite la presenza di stand gastronomici, ma neanche la musica con concerti dal vivo, show e danze, o il bazar corredato di prodotti artigianali dal territorio, o ancora l’attesissimo concorso poetico che varrà una rosa alla donna musa del miglior componimento.
Altra protagonista sarà l’attività fisica con i bambini, tornei di pallavolo e prove di tiro con l’arco.
E per concludere uno spettacolo di fuoco, falò e giochi pirotecnici a dare il saluto agli avventori semplici e a quelli più caparbi pernottanti nelle tende.