Sabato 15 e domenica 16 maggio 2021 tornano le Giornate Fai di primavera organizzate dal Fondo ambientale italiano, giunte alla 29° edizione.
Dante nel borgo di Rocca Priora
Rocca Priora, con i suoi 768 metri di altitudine, è il paese più alto dei Castelli Romani, una posizione che regala la possibilità di vedere in un solo colpo d’occhio dai monti Prenestini, ai Lepini, dalla valle del Sacco alle meraviglie di Roma e, nelle giornate più limpide,dal Monte Circeo e al litorale di Ardea e Torvajanica. Nel suo territorio sono presenti il Pantano della Doganella, zona umida della Rete Natura 2000, diffusa su tutto il territorio dell’Unione Europea allo scopo di preservare gli habitat naturali e le specie di flora e fauna minacciati dall’estinzione; e la Zona Speciale di Conservazione, denominata Cerquone – Doganella, che vede anche la presenza di un’area boscata originaria del territorio non convertita in castagneto. La sua posizione geografica ha da sempre favorito inverni rigidi che portavano abbondanti nevicate, nasce così l’idea di conservare la neve in pozzi e il successivo e importante commercio della neve con la Capitale.
Rocca Priora è l’antica Corbium, 500 AC, che si erge come sentinella sulla via latina e per la quale sono passati imperatori e legionari romani. Il castello risale all’XI secolo e fu iniziato dalla famiglia dei conti di Tuscolo. Nel 1191 il castello passa sotto il controllo della famiglia degli Annibaldi e poi a quella dei Savelli che lo avranno con alterne vicende fino al 1596.
Il borgo di Rocca Priora sorge attorno al Palazzo Savelli, oggi sede del Municipio. L’antico castello dell’XI secolo, terminato il ruolo di difesa dell’abitato, venne trasformato dai Savelli in un palazzo residenziale. Dal belvedere, proprio nella piazza di fronte al palazzo, si gode una vista ineguagliabile, dai monti Tiburtini fino ai Prenestini. Forte è il legame tra Rocca Priora e il Maestro Mario Benedetto Robazza, pittore e scultore di fama internazionale. Le sue opere sono nei maggiori musei del mondo e a Rocca Priora si trova una sua collezione nel Museo a lui dedicato e tra le vie del centro storico. La sua opera monumentale dedicata all’Inferno di Dante Alighieri si trova nel cortile di Palazzo Giacci.
Nell’anno dedicato alle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, faremo una passeggiata alla scoperta della storia di Rocca Priora e dell’Inferno del Maestro Robazza. Partendo dalle vie del borgo antico, dove si trovano le artistiche stazioni in bronzo della Via Crucis e le fontane scolpite, si arriverà sulla terrazza del Museo Benedetto Robazza dove è ospitato il famoso ‘Inferno’ ddel Sommo Poeta un’opera di circa 90 mq in marmo e resina. Qui, immersi nell’Inferno dantesco e affacciati dalla terrazza che dai Monti Prenestini giunge fino alla Capitale, La Setta dei Poeti Estinti declamerà un passo della Divina Commendia.
NOTE PRENOTAZIONE
Contributo suggerito a partire da:
€ 3,00
ORARIO
- Sabato: 16:00 – 18:00
Note: Sabato – 3 turni di visita: ore 16, 17, 18 – max 10 persone per turno