TUNGSTENO Il musicista di Auschwitz
Di Antonio Mocciola
con Andrea Causapruna
Musica per vivere, musica per morire.
Un ebreo romano internato ad Auschwitz, per salvarsi dalla morte, suona fino allo sfinimento, costretto ad allietare i propri aguzzini di giorno, e di notte a lavorare in una fabbrica che trasforma tungsteno in armi, quelle che uccideranno i suoi compagni di sventura.
Un recital insolito e struggente, in cui le musiche dal vivo composte da Andrea Causapruna si sposano con le parole taglienti e poetiche di Antonio Mocciola.
Un viaggio originale e insolito, sospeso tra il dolore e la poesia, leggero e soave come un sogno di libertà, duro e gelido come pietra di tungsteno. Per non dimenticare gli orrori di una guerra che – come un incubo – torna ancora adesso a turbare i nostri sonni.
Pochi sanno che nei campi di concentramento c’era musica dal vivo. La eseguivano maestri orchestrali, solisti e musicisti internati per i tristemente noti motivi (ebrei, omosessuali, sovversivi) ma che con il loro talento erano stati ingaggiati dalle SS per allietare le giornate di vittime e carnefici. Le loro musiche coprivano le grida dei torturati, e accompagnavano con la grancassa le marce forzate dell’alba e del tramonto.
Tra di loro c’è Davide, ebreo romano musicista e operaio in una fabbrica che trasforma tungsteno in armi. Fa amicizia con una donna che intravede al di là del filo spinato, in una casa costruita proprio accanto al Lager. E questa austera signora tedesca, come in un sogno incredibile, se lo riporta a casa.
Andrea Causapruna suona dal vivo alla chitarra alcuni tra i più intensi brani del suo repertorio, e debutta come attore in un monologo potente e struggente, scritto per lui da Antonio Mocciola. Un viaggio originale e insolito, sospeso tra il dolore e la poesia, leggero e soave come un sogno di libertà, duro e gelido come pietra di tungsteno. Per non dimenticare gli orrori di una guerra che – come un incubo – torna ancora adesso a turbare i nostri sonni.
SI AVVISA IL GENTILE PUBBLICO CHE LO SPETTACOLO CONTIENE UNA SCENA DI NUDO INTEGRALE
